ARTICOLO DEL BLOG:

I VANTAGGI DELLA
LEADERSHIP SIMULATION

Formazione reale, apprendimento reale

L’attività di formazione sulla leadership ha compreso i vantaggi dell’uso della Leadership Simulation ed è stata una convita utilizzatrice di queste applicazioni sin dai primi anni dell’era di Internet, ma la qualità e l’accuratezza degli ambienti virtuali sono ora migliori di quanto lo siano mai stati prima.

La tecnologia di simulazione e la realtà virtuale si stanno sviluppando alla velocità della luce, con il settore militare, l’industria dell’intrattenimento e le persone comuni che entrano in azione.

Le nuove tecnologie consentono di offrire simulazioni web con strumenti avanzati che personalizzano l’intero viaggio che l’utente sta attraversando e sono anche mobile friendly.

Le simulazioni stanno ormai diventando una parte importante dello sviluppo della leadership.

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SIMULARE LO STATO MENTALE

Come ha già spiegato Jonah Lehrer in Wired, “i piloti sono stati la prima professione a rendersi conto che molte delle nostre decisioni più importanti erano intrinsecamente emotive ed istintive, motivo per cui era necessario praticarle in un determinato stato emotivo.

 Se vogliamo che quelle ore di pratica si trasferiscano nel mondo reale – e non è forse questo il punto della pratica?- dobbiamo quindi simulare non solo le condizioni esterne dell’abitacolo ma anche lo stato mentale interno del pilota”.

Una buona simulazione di leadership ha la stessa qualità: crea un ambiente esperienziale per testare (e in alcuni casi per misurare) le soft skills ed esercitare la regolazione emotiva.

DEFINIZIONE DI SIMULAZIONE DI LEADERSHIP

Le simulazioni di leadership (o Leadership Serious Games) sono applicazioni online che rappresentano una struttura di esercizi decisionali sequenziali attorno ad un modello di business aziendale, i cui partecipanti assumono il ruolo di gestire l’operazione simulata.

 Una simulazione è un approccio che rende possibili esperimenti controllati, basati su regole chiare per il giocatore.

 L’utente prende decisioni (basate su alternative) e riceve una serie di feedback condizionati dalle sue scelte iniziali. Il gioco procede attraverso diverse serie di questi passaggi interattivi e iterativi.

SCOPO E FORMA

Le simulazioni di leadership pongono il giocatore nel ruolo di problem solver che risponde a problemi o situazioni realistiche sul posto di lavoro. Le lezioni si basano su una serie di incarichi o situazioni lavorative progressivamente complesse.

L’approccio basato su scenari utilizzato nelle simulazioni   è un metodo collaudato per sviluppare competenze in attività non sicure o poco frequenti sul posto di lavoro o per sviluppare capacità di pensiero critico.

Le simulazioni di leadership sono software di apprendimento basate su scenari altamente interattivi che offrono all’utente una scelta su quale direzione un dato segmento può procedere attraverso più percorsi paralleli tra loro (ramificazione della storia).

Essa si verifica quando le decisioni di un giocatore determinano quali livelli, obiettivi ed altre scelte dovranno affrontare più avanti nel gioco e che diventeranno permanentemente inaccessibili dopo un certo punto.

Queste simulazioni offrono anche finali multipli, a seconda di come si comporta il giocatore in relazione a decisioni chiave all’interno della simulazione.

REALISMO ED EFFICACIA

Per massimizzare i vantaggi dell’utilizzo della simulazione, essa deve possedere il giusto livello di realismo, anche se nessuna simulazione di leadership è del tutto “realistica”.

Le simulazioni variano in complessità e realismo, con sistemi più complessi e realistici che producono per l’utente un’esperienza sempre più vicina alla realtà.

Ad esempio, le migliori simulazioni di leadership sono film interattivi che usano video scenari e una trama accattivante.

IL GIUSTO LIVELLO DI REALISMO

Una buona Leadership Simulation richiede un modello che rifletta la realtà, ma in modo semplificato. Ad esempio, la pluripremiata simulazione FLIGBY modella un’immaginaria azienda vinicola californiana.

“L’approccio di micro-simulazione” di FLIGBY descrive alcuni aspetti della gestione di un’azienda vinicola in modo completamente realistico, per dimostrare i tipi di problemi che un manager di un’azienda vinicola deve affrontare.

 La simulazione costruisce realisticamente i personaggi del team di gestione, raffigurando le loro personalità e i conflitti che ogni giocatore di FLIGBY probabilmente incontra abitualmente nella sua vita lavorativa.

SEI PRINCIPALI VANTAGGI NELL’USO DELLA SIMULAZIONE DI LEADERSHIP PER I PARTECIPANTI

Di seguito sono elencati i vantaggi legati all’utilizzo della simulazione per i partecipanti ai programmi di leadership:

  1. Puoi vedere le conseguenze delle tue decisioni in tempo reale – Le simulazioni forniscono un’introduzione senza rischi alle sfide della leadership. Consentono ai manager di sperimentare e vedere l’impatto delle loro decisioni ed azioni. È così che funziona l’apprendimento esperienziale. Il risultato atteso da una simulazione è quello che deriva dall’esperienza e non solo dalla lettura, dalla discussione e dal test. Poiché sappiamo che le persone apprendono meglio dall’esperienza, una delle basi essenziali dell’apprendimento efficace è la componente esperienziale.


  2. Puoi provare le cose più di una volta – Se le cose non vanno come previsto nell’ambiente simulato, il risultato finale è di gran lunga migliore rispetto a quando le cose non vanno come previsto nella tua organizzazione. La simulazione di leadership ti permette di avere molteplici opportunità per praticare e affinare la tua tecnica, senza preoccuparti del rischio e delle conseguenze di danneggiare professionalmente l’organizzazione o influenzare negativamente il rapporto con i tuoi followers. L’addestramento attraverso la simulazione ti dà l’opportunità di esercitarti più e più volte su uno scenario finché non sarai completamente sicuro. La sessione di debrief individuale collegata al tuo programma online con un coach o un trainer certificato offre la possibilità di “riprodurre” e rivedere il tuo “volo” simulato o parte di esso, consentendo la corrispondenza delle prestazioni rispetto ai criteri.


  3. Puoi esercitarti in situazioni insolite – Praticare situazioni insolite è una parte vitale di ogni formazione sulla leadership, ma è difficile farlo in modo autentico senza avere la configurazione organizzativa. La simulazione ti permette di mettere in pratica le tue risposte a condizioni aziendali difficili e conflitti interpersonali, proteggendoti dalle conseguenze costose (e talvolta irreversibili) delle tue decisioni. Ciò ti consente di sviluppare una serie di abilità complesse di cui hai bisogno per essere un grande leader. Invece di memorizzare le lezioni sulla lavagna, gli utenti sono costretti a esercitare la regolazione emotiva, imparando a rimanere calmi e pensare chiaramente quando accadono cose brutte. Le simulazioni di leadership permettono agli utenti di fare errori e imparare da essi senza rischi.


  4. Puoi imparare di più in meno tempo – Gli scenari virtuali permettono ai giocatori di raccogliere competenze ed esperienze professionali in un tempo molto più breve di quello necessario nel lavoro reale. Le simulazioni possono comprimere il tempo per mostrare schemi di causa ed effetto che altrimenti richiederebbero mesi per imparare. In FLIGBY, ad esempio, 8 mesi di tempo virtuale nella vita della Turul Winery vengono compressi in poche ore di gioco.


  5. Puoi allenarti in qualsiasi momento – L’ambiente virtuale è disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Decidi tu quando e dove effettuare il check-in, quando rientrare e quanto tempo spendere. Significa massima disponibilità – vale a dire che la simulazione non dipende da particolari condizioni ambientali o dalla disponibilità di una reale configurazione aziendale, come colleghi o specifiche sfide interpersonali.


  6. È possibile avere un feedback in tempo reale – Uno dei vantaggi principali delle simulazioni è fornire agli utenti feedback pratici e automatizzati sulle prestazioni in tempo reale per supportare il processo di apprendimento. Questo feedback può avere una vasta gamma di forme, come i cambiamenti dei KPI nell’organizzazione simulata o il feedback orale dei colleghi virtuali del giocatore. Il feedback fornito aiuta a motivare gli utenti a trovare soluzioni migliori ai problemi presentati durante la simulazione e quindi a migliorare la loro conoscenza pratica su argomenti particolari. Il feedback continuo fornito in tempo reale durante la simulazione ha un impatto positivo sui risultati dell’apprendimento cognitivo degli utenti.

Prof. Csikszentmihalyi su Serious Games, Flow, and Engagement

“Quando ho scritto Good Business nei primi anni 2000, non conoscevo “giochi seri per computer”. Ero consapevole, tuttavia, che nel progettare videogiochi, l’industria avesse messo in pratica la mia descrizione scientifica degli elementi chiave del processo di generazione del flusso: porre una sfida attraente, rendere chiarissimo l’obiettivo del gioco e le regole da seguire, offrire la prospettiva di vincere qualcosa al superamento di una sfida, iniziare con semplici sfide e aumentare gradualmente la loro difficoltà, fornire un feedback continuo.

Estratto dal libro “Missing Link Discovered”

SEI PRINCIPALI VANTAGGI NELL’USO DELLA SIMULAZIONE DI LEADERSHIP PER GLI ORGANIZZATORI

Sei principali vantaggi nell’uso della simulazione di leadership per le organizzazioni

E questi sono i benefici dell’uso della simulazione per le organizzazioni:

  1. Puoi creare un ambiente di apprendimento coinvolgente e altamente motivazionale – Alti livelli d’interazione rendono l’apprendimento divertente e ne aumentano il mantenimento. I giocatori devono farsi strada tra le complessità interpersonali, organizzative e aziendali in circostanze molto reali, fino al successo! Ogni decisione influenza il modo in cui si svolge la loro storia individuale.


  2. È possibile analizzare le dinamiche di squadra e di gruppo – Un vantaggio chiave dell’apprendimento tramite simulazione è che può essere misurato. Il monitoraggio, l’analisi e la segnalazione del comportamento degli utenti possono essere utilizzati come parte della valutazione dei dipendenti. Le simulazioni creano un ambiente che offre un nuovo tipo di piattaforma per l’osservazione del comportamento gestionale. L’utente viene totalmente assorbito dalla storia e poiché è completamente ignaro di come le sue decisioni potrebbero influenzare i punteggi delle abilità, il giocatore rivela così inconsapevolmente se stesso. FLIGBY, ad esempio, misura 29 competenze di gestione/leadership durante il gioco. Dopo aver completato il gioco, il Master Analytics Profiler di FLIGBY fornisce all’utente un rapporto individuale sul suo set di abilità, con una vasta gamma di benchmark disponibili.


  3. Analisi predittiva delle persone: è possibile identificare i problemi organizzativi critici – I dati raccolti durante il processo di apprendimento basato sulla simulazione aiutano a fornire alle aziende maggiori informazioni che possono essere utilizzate per identificare i problemi organizzativi critici. I dati raccolti possono prevedere il comportamento futuro del gruppo nel gestire diverse sfide strategiche. Questo tipo di sofisticata modellazione strategica sta diventando una parte sempre più importante della pianificazione strategica delle organizzazioni perché aiuta a identificare le lacune nelle abilità di leadership, che rappresenta una delle cause frequenti del fallimento strategico di un’organizzazione.


  4. È possibile affrontare direttamente le sfide di leadership individuate in precedenza – L’integrazione di giochi all’interno dei programmi aziendali è diventata sempre più frequente negli ultimi anni perché si sono dimostrati dispositivi di apprendimento efficaci ed operativi e perché i partecipanti non solo apprezzano, ma si aspettano sempre più di trovare certi giochi nei loro programmi. L’uso di una simulazione di leadership può essere particolarmente utile quando un’organizzazione deve affrontare una nuova sfida e desidera facilitare l’adattamento alla nuova situazione. Affrontare una nuova sfida spesso implica che determinate abilità siano particolarmente preziose per gestirla con successo. Se utilizzate in tutta l’organizzazione, le simulazioni creano allineamento organizzativo attraverso lo sviluppo di una comprensione comune delle nuove circostanze aziendali.


  5. È possibile realizzare un elevato ritorno sull’investimento (ROI) – I vantaggi quantitativi generalmente sono più facili da riconoscere e misurare. Comprendono il risparmio di tempo, la riduzione degli errori, un tempo più rapido di acquisizione delle competenze, la riduzione dei costi di formazione e delle procedure eseguite. I benefici qualitativi sono invece difficili da misurare e trasferire in valore monetario. Esempi di vantaggi qualitativi includono il miglioramento delle prestazioni del gruppo, la qualità dell’ambiente di lavoro, la soddisfazione dei dipendenti, la reputazione dell’organizzazione e altri. La formazione in un ambiente simulato digitalmente può massimizzare il tempo di formazione e ridurre al minimo i soldi spesi, consentendo di apprendere le procedure di gestione di base e quindi di padroneggiarle nella propria organizzazione. Con l’attività di formazione online, le aziende non sostengono i costi di viaggio e hotel associati alla formazione a distanza. Inoltre, i dipendenti formati tramite simulazioni sono al passo con i nuovi strumenti.


  6. È possibile ottenere risultati migliori più velocemente – Una curva di apprendimento di successo, che mantenga un buon rapporto tra il tempo speso per l’apprendimento e la conservazione delle conoscenze, può sempre essere ottimizzata. Il processo di simulazione di uno scenario per mettere in pratica diverse risposte e azioni a una situazione di vita reale è estremamente efficace nella conservazione della conoscenza. Questo perché la conoscenza non è teoria: l’utente deve applicarla in una situazione di vita reale. Le Leadership Simulation offrono la possibilità di sperimentare scenari di vita reale che raffigurano eventi reali. È un modo più veloce ed efficiente per la pratica e l’apprendimento che aiuta le persone a capire come dovrebbero agire nelle situazioni di vita reale.

MODO IMPARZIALE DI PROFILAZIONE

Il vantaggio principale della profilazione basata sul gioco è la natura imparziale delle misurazioni delle abilità risultanti ottenute tramite la simulazione di leadership rispetto alle altre misurazioni tipicamente distorte generate tramite il sondaggio dell’organizzazione o sondaggi standard.

La ragione del bias che si riscontra in questi altri approcci è che i partecipanti imparano rapidamente a “giocare” a tali sondaggi a proprio (presunto) vantaggio. 

+ un vantaggio bonus: puoi stimolare la competizione – Il business è concorrenza. Impostazioni comparative nelle quali gli utenti stanno lavorando sullo stesso scenario, consentono ai partecipanti di confrontare e sfidare le loro decisioni e i risultati raggiunti. Le simulazioni offrono ai giocatori di partecipare a una competizione amichevole in modo costruttivo e produttivo.

I vantaggi dell’utilizzo della simulazione, in poche parole, consistono nel risparmiare tempo e denaro e nel consentire a tutti di gestire e guidare in modo più professionale. Inoltre, lo sviluppo della leadership attraverso la simulazione, condotto da una società di formazione, può fornire una vasta gamma di vantaggi utili per tutti i livelli di leader, dal pool di talenti manageriali fino agli alti dirigenti.

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L’ebook “Scopri il Flow” di CapoLeader offre un’introduzione dettagliata a questo stato di immersione totale, con strategie pratiche per coltivarlo nelle attività quotidiane.
Attraverso esempi concreti e consigli pratici, imparerai a raggiungere il massimo rendimento in ogni ambito della tua vita.

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EVENTO GRATUITO LA PALESTRA DEL FLOW: LA MOTIVAZIONE

Questo riscontro positivo ci ha portato a riflettere su come poter rendere l’esperienza del Flow ancora più accessibile e concreta. Così è nata l’idea delle “Pillole di Flow”: eventi online mensili, gratuiti, pratici e partecipativi, in cui approfondiremo i temi del Flow attraverso attività interattive, discussioni e strumenti applicabili fin da subito.

Ogni sessione delle “Pillole di Flow” sarà un’occasione per esplorare e applicare i concetti del Flow nella vita di tutti i giorni, rendendo il percorso non solo teorico ma soprattutto pratico e coinvolgente. Lavoreremo in piccoli gruppi e coppie, creando uno spazio di confronto diretto e stimolante, ideale per approfondire nuove abilità e applicare immediatamente quanto appreso. Al termine di ogni incontro, sarete voi a scegliere il tema successivo, così da costruire insieme un percorso che risponda concretamente alle vostre necessità.

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NAVIGARE CON CONSAPEVOLEZZA: RIPRENDERE IL CONTROLLO

Nell’articolo della scorsa settimana abbiamo esplorato la metafora del capitano della barca come guida della nostra vita, immaginandolo dotato di quattro abilità fondamentali che gli permettono di governare il viaggio: azione, attenzione, pensieri e motivazione. 
Queste abilità sono come ancore che lo aiutano a mantenere il controllo sulla navigazione, affrontando sia i mari calmi che le tempeste. 
Oggi vogliamo concentrarci su una di queste abilità, quella che forse più di tutte determina la qualità della rotta e la sicurezza del viaggio: l’attenzione.

Se gli otto elementi rappresentano i fattori chiave del benessere umano, il capitano simboleggia l’individuo stesso, colui che, consapevole delle dinamiche della propria vita, prende decisioni e guida il proprio percorso. 
In questo articolo, ci concentreremo sulle caratteristiche del capitano, sulla sua capacità di gestire la rotta e di interagire con gli elementi che compongono la barca.

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LA GAMIFICATION PER LO
SVILUPPO DELLA LEADERSHIP

Le caratteristiche che dovrebbe avere un Leader per essere efficace ed efficiente, con particolare attenzione ai risvolti per la gamification per lo sviluppo della leadership.

Negli ultimi mesi abbiamo analizzato i principali trend della leadership per il 2022 e abbiamo considerato fenomeni come la Great Resignation e il cambiamento strutturale dell’ambiente di business.

Quest’analisi ci ha permesso di orientare il nostro focus sulle caratteristiche che dovrebbe avere un Leader per essere efficace ed efficiente, con particolare attenzione ai risvolti per la gamification per lo sviluppo della leadership.

L’identikit emerso del leader 4.0 comprende queste aree:

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gamification per lo sviluppo della leadership

LE AREE:

  • Leader che sappia costruire un business di successo, sostenibile ed etico: un leader che vuole far crescere la sua organizzazione, dovrebbe capire cosa rende felici le persone. Il modo migliore per motivare i lavoratori e perseguire obiettivi comuni, ottenendo risultati qualitativamente e quantitativamente migliori, è fornire opportunità per entrare in Flow sul posto di lavoro. Questo si può fare creando un ambiente in cui i dipendenti si divertano davvero con il loro lavoro e crescano nel corso del loro svolgimento, bilanciando sfide e abilità.

 

  • Leader che sappia affrontare le sfide del Mondo VUCAun buon leader deve essere in grado di gestire gli ostacoli che incontrerà sulla sua strada. In particolare, nel momento attuale, dovrà fronteggiare i continui e rapidi cambiamenti (volatilità), l’imprevedibilità degli eventi per i quali è difficile prepararsi (incertezza), l’interconnessione degli eventi difficilmente interpretabili (complessità) e l’incompletezza e inaccuratezza delle informazioni (ambiguità).

 

  • Leader che apprenda velocementeun leader efficace dovrà sviluppare la sua intelligenza fluida. La principale caratteristica è quella di adattarsi e risolvere problemi mai affrontati, in un ambiente che non conosciamo e con poche informazioni disponibili. L’adattabilità e l’agilità dell’apprendimento stanno diventando le fondamenta per il nostro successo professionale.

 

  • Leader consapevoleun leader consapevole è colui che è capace di ascoltare e dialogare con le persone che lo circondano, riuscendo a sospendere il giudizio. È proattivo, assertivo e dà il buon esempio perché è coinvolto in prima persona nel raggiungimento degli obiettivi. Ha la capacità di osservare profondamente l’ambiente, comprende e utilizza le emozioni e apprende dagli errori.

 

Noi di CapoLeader abbiamo pensato a diversi percorsi formativi che possano aiutare le persone ad accrescere le proprie competenze di leadership, lavorando sulle quattro aree presentate sopra, attraverso soluzioni innovative basate sulla gamification per lo sviluppo della leadership.

PERCORSO FLIGBY

Fligby è un simulatore di leadership che, attraverso un serious game, permette ai partecipanti di sperimentare in prima persona il ruolo di Direttore Generale di un’azienda.


I giocatori faranno delle scelte manageriali e potranno vedere le conseguenze delle proprie decisioni in tempo reale.

Nel nostro percorso Fligby, oltre ai momenti di gioco individuale saranno presenti momenti di debriefing collettivo.

Attraverso tecniche innovative di facilitazione si cercherà di estrarre la teoria dal gioco, andando a sviluppare delle azioni concrete da implementare nel proprio lavoro.

Il percorso si conclude con degli incontri di coaching individuali, che andranno ad approfondire quanto emerso dal report individuale, sulle 29 capacità di leadership presenti nel gioco.

PERCORSO FLIGBY -VUCA

Al percorso FLIGBY di base, vengono aggiunti due step. Il primo è il Debriefing collettivo VUCA, il cui scopo è quello di analizzare le dinamiche di gioco andando a riconoscere le quattro caratteristiche del mondo VUCA: volatilità, incertezza, complessità e ambiguità.

I partecipanti rifletteranno insieme sulle diverse situazioni e sfide che il mondo VUCA ci pone e su quali siano le scelte migliori e le competenze necessarie per superarle.

Il secondo consiste nel Debriefing individuale VUCA, in cui viene instaurato un dialogo di approfondimento su quanto emerso dal report personale.

Lo scopo di questo incontro di coaching individuale è quello di aiutare la persona a riflettere sulle cinque competenze VUCA restituite dal report, potenziando le proprie aree di miglioramento e aiutandola ad essere più consapevole dei suoi punti di forza.

LEADERSHIP FLUIDA

Il primo step del percorso di sviluppo della leadership fluida è un assessment sugli aspetti riguardanti l’adattabilità e l’agilità mentale.

 Il test utilizza una piattaforma online per mettere alla prova le nostre capacità cognitive in vari aspetti legati alla memoria, all’attenzione, alla reazione a suoni e immagini.

Il punteggio iniziale nelle diverse aree d’intervento serve per stabilire e personalizzare il percorso successivo.

Il programma si articola in una serie di sessioni collettive di debrief da 1 ora ciascuna (2 al mese) e da allenamenti individuali online sulla piattaforma con sfide e difficoltà che si adattano alle prestazioni di ogni partecipante.

L’impegno per questi allenamenti individuali è di circa 2 ore a settimana. Alla fine dei 4 mesi i partecipanti vengono testati nuovamente e viene messo in luce il miglioramento intervenuto dopo gli allenamenti.

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DAL FARE ALL’ESSERE

Il percorso che proponiamo è volto ad aiutare le persone ad allenare la propria autoconsapevolezza e sviluppare l’empatia.

Attraverso una serie di incontri le persone impareranno ad abbandonare il “pilota automatico” e a riconnettere corpo e mente.

Prenderanno consapevolezza del fatto che i pensieri che mi passano per la testa sono solo pensieri, non sono eventi reali, quindi vanno lasciati scorrere senza soffermarsi.

Trovarsi nella modalità “Essere” vuol dire vivere nel presente, senza preoccuparsi del passato o degli eventi futuri.

Abbiamo organizzato un’offerta formativa a tutto tondo che metta le basi per costruire il leader 4.o, tutto questo con leggerezza e divertendosi sfruttando le potenzialità della gamification per lo sviluppo della leadership.

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ALLENARE LA “NUOVA”
LEADERSHIP

In questo articolo vedremo quali sono i nuovi bisogni dei lavoratori 

Il momento storico nel quale ci troviamo è caratterizzato da grandi cambiamenti che hanno una forte influenza sulla nostra attività lavorativa: tecnologie innovative, nuovi modelli organizzativi ed evoluzione delle aspettative stanno ridefinendo il concetto stesso di lavoro. Per far fronte a questa situazione è necessario rivedere il modello classico di leadership, adattandolo alle nuove esigenze e necessità.
In questo articolo vedremo quali sono i nuovi bisogni dei lavoratori per poterli soddisfare attraverso strumenti e azioni adeguate e come allenare la “nuova” leadership attraverso le seguenti 5 aree di lavoro:

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LE 5 AREE DI LAVORO:

  1. Wellbeing: il benessere organizzativo è ormai diventato una priorità. Questa tendenza riflette un cambiamento culturale e un riconoscimento crescente dell’importanza di un ambiente lavorativo sano e sostenibile. Il wellbeing promuove un benessere non solo finanziario, ma anche fisico, mentale ed emotivo, ponendo al centro dell’organizzazione la persona.
    Le persone sono sempre più orientate verso la ricerca di un senso di realizzazione e soddisfazione personale nel proprio lavoro. Desiderano avere un impatto significativo, sviluppare le proprie competenze e avere opportunità di crescita professionale.

     L’obiettivo di una buona leadership è quello di promuovere lo sviluppo personale e professionale, offrire sfide stimolanti e valorizzare il contributo dei dipendenti. Inoltre, deve occuparsi di garantire un equilibrio sano tra le responsabilità lavorative e la vita personale. Le organizzazioni che pongono il benessere dei dipendenti al centro delle loro strategie possono attrarre e trattenere talentimigliorare la performance aziendale e creare un ambiente di lavoro sostenibile e di successo.


  2. Comunicazione: E’ fondamentale riuscire a passare dalla cultura del lamento, in cui le persone riportano i problemi in modo passivo, al problem solving, passando attraverso la cultura del feedback e della condivisione, in cui invece assumono un ruolo attivo e comunicano i messaggi in modo strutturato ed efficace.

    Il feedback è uno strumento molto potente se usato correttamente, poichè consente di capire se si sta percorrendo la giusta strada verso il raggiungimento dei propri obiettivi. Alla base del feedback deve essere presente l’ascolto attivo, ovvero una tipologia di ascolto priva di giudizio e aspettativa che consente di trasmettere in modo chiaro il messaggio comunicativo.


  3. Consapevolezza (personale, emotiva e relazionale): Per riuscire a comunicare correttamente è essenziale lavorare sulla propria consapevolezza. La consapevolezza personale consente alle persone di comprendere meglio le proprie capacità, i punti di forza e le aree di miglioramento.

     Esse diventano consapevoli delle proprie modalità lavorative, delle abitudini e dei comportamenti che possono influenzare la loro produttività. Ciò consente loro di adottare misure per sviluppare le competenze necessarie, affrontare le sfide in modo più efficace e massimizzare il proprio potenziale lavorativo.

    La consapevolezza emotiva riguarda le proprie emozioni.  Quando le persone sono consapevoli dei propri pensieri, emozioni e reazioni, possono comunicare in modo più chiaro ed empatico. Infine, la consapevolezza relazionale promuove la comprensione degli altri, consentendo di ascoltare attentamente e rispondere in modo appropriato. Ciò contribuisce a costruire relazioni più solide e collaborative sul posto di lavoro.


  4. Network di leader: Il networking con altri leader è un’area spesso trascurata ma di grande valore per il successo del leader. Creare una rete di peer consente lo scambio di conoscenze ed esperienze tra professionisti di diversi settori e contesti, permettendo di apprendere gli uni dagli altri, di acquisire nuove prospettive, di sviluppare soluzioni innovative e arricchire le proprie conoscenze. Questa condivisione reciproca crea un ambiente di collaborazione in cui tutti possono beneficiare delle conoscenze e delle esperienze degli altri. Attraverso lo scambio di best practice, si possono identificare nuovi modelli di gestione, strategie vincenti e approcci innovativi che possono essere adattati al proprio contesto lavorativo.


  5. Gestione del tempo: il tempo è una delle poche risorse che non possiamo rigenerare, quindi è molto importante organizzarlo in modo da evitare di sprecarlo. La gestione del tempo è cruciale per i leader che devono affrontare molteplici responsabilità e scadenze. Imparare a pianificare in modo strategico, stabilire priorità e delegare compiti consente ai leader di massimizzare la produttività e raggiungere gli obiettivi.

    Un buon leader delega ai propri collaboratori i compiti in base alle loro competenze e ai loro punti di forza, offrendogli l’opportunità di sviluppare nuove competenze e assumere maggiori responsabilità. Questo favorisce la crescita e l’avanzamento professionale dei membri del team.
    Inoltre, una corretta gestione del tempo aiuta a ridurre lo stress e consente di stabilire un sano equilibrio tra vita personale e professionale.

GUIDA CON SAGGEZZA

Investire nella crescita personale e professionale in queste aree permetterà ai leader di guidare con saggezza, ispirare il loro team e ottenere risultati di qualità.
I Percorsi di CapoLeader hanno come obiettivo quello di aiutare i manager ad allenare la “nuova” leadership lavorando sulle cinque aree descritte sopra. Vuoi avere maggiori informazioni sulle modalità utilizzate per allenare ciascuna area? Manda una mail a contatta@capoleader.com per fissare un incontro di approfondimento.

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Questo riscontro positivo ci ha portato a riflettere su come poter rendere l’esperienza del Flow ancora più accessibile e concreta. Così è nata l’idea delle “Pillole di Flow”: eventi online mensili, gratuiti, pratici e partecipativi, in cui approfondiremo i temi del Flow attraverso attività interattive, discussioni e strumenti applicabili fin da subito.

Ogni sessione delle “Pillole di Flow” sarà un’occasione per esplorare e applicare i concetti del Flow nella vita di tutti i giorni, rendendo il percorso non solo teorico ma soprattutto pratico e coinvolgente. Lavoreremo in piccoli gruppi e coppie, creando uno spazio di confronto diretto e stimolante, ideale per approfondire nuove abilità e applicare immediatamente quanto appreso. Al termine di ogni incontro, sarete voi a scegliere il tema successivo, così da costruire insieme un percorso che risponda concretamente alle vostre necessità.

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ARTICOLO DEL BLOG:

LE TENDENZE
HR PER IL 2023

Quali sono le tendenze HR per il 2023?

Quali sono le tendenze HR per il 2023? Il 2022 è stato l’anno delle Grandi Dimissioni, dei leader con competenze emotive e della gestione dell’incertezza post pandemia. Questi temi rimangono di grande interesse e ancora attuali, ma in queste prime settimane del 2023 stiamo assistendo alla comparsa di nuovi trend significativi. Vediamo quali sono:

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VEDIAMO QUALI SONO:

  1. Quiet recruiting: sta avvenendo un passaggio dal “licenziamento silenzioso” che ha caratterizzato la seconda metà del 2022 all’“assunzione silenziosa”. Il Quiet recruiting è un fenomeno di reclutamento di talenti che avviene in modo discreto e privato, senza pubblicizzare o divulgare le posizioni lavorative disponibili attraverso canali di comunicazione tradizionali come annunci di lavoro o siti di recruiting. Più che nuove assunzioni,  si punta maggiormente alla mobilità interna dei talenti, un potenziamento delle skills e approcci alternativi, fatti di networking e ricorso a gig workers. L’idea di base è acquisire nuove competenze e capacità senza aggiungere nuovi dipendenti a tempo pieno.


  2. Supporto ai manager: i manager rappresentano il collegamento diretto tra i lavoratori e la cultura aziendale. Ricoprono un ruolo importante e per questo hanno bisogno di supporto. Spesso si trovano a dover gestire la pressione dall’alto e dal basso: devono attuare la strategia aziendale, ma allo stesso tempo fornire un significato al lavoro svolto, flessibilità e opportunità di carriera.


  3. Ricerca di candidati non tradizionali: le organizzazioni dovranno cercare di valutare i candidati esclusivamente in base alla loro capacità di svolgere il ruolo, non alle loro credenziali ed esperienza precedente. Il ruolo della qualifica passerà in secondo piano, lasciando il posto alla diversificazione dei talenti. Sempre più persone, infatti, dichiarano di candidarsi per lavori al di fuori della loro attuale area di competenza e questo sarà sempre più frequente.


  4. Prestazioni sostenibili: la maggior parte dei lavoratori sta ancora affrontando problemi di salute mentale a causa delle turbolenze sociali, economiche e politiche degli ultimi tempi. Questo può ridurre la produttività e le prestazioni, nonché aumentare gli scoppi di rabbia, le dimissioni senza preavviso e i conflitti sul posto di lavoro. Molte organizzazioni stanno implementando delle strategie volte a sostenere i propri lavoratori, considerandoli non solo come dipendenti, ma come persone complete.

    Alcuni esempi sono: il riposo proattivo, prima di periodi di lavoro ad alta richiesta, come il venerdì senza riunioni o del tempo da dedicare al proprio benessere; opportunità di discussione per affrontare sfide e argomenti difficili senza giudizio o conseguenze; consulenti traumatologici per fornire consulenza in loco e formare i manager su come gestire i conflitti sul posto di lavoro e su come avere conversazioni difficili con i dipendenti.


  5. Diversità, equità e inclusione ( DEI ): le organizzazioni continueranno ad investire su diversità, equità e inclusione (DEI), nonostante qualche resistenze. Alcuni dipendenti ritiengono che gli sforzi della DEI della propria organizzazione creino divisioni. A pesare su questa percezione sono le tendenze politiche e ideologiche che valutano la diversity come una forma di discriminazione contro gruppi storicamente favoriti. Parliamo di reazioni e pregiudizi, anche non intenzionali o molto sottili, che spesso però, rendono difficile il percorso lavorativo.



  6. Colmare le lacune della Generazione Z: l’isolamento sociale provocato dalla pandemia ha colpito soprattutto i giovani, rendendo più difficile il perseguimento dei loro obiettivi educativi o di carriera. La Generazione Z ha perso lo sviluppo di competenze trasversali, come negoziare, fare rete, parlare con sicurezza di fronte alla folla e sviluppare la resistenza sociale e l’attenzione necessarie per lavorare per lunghe ore, in un ambiente in presenza.

    Questo disequilibrio tra sfide troppo elevate e scarse competenze tradizionali, porta a due condizioni: affidare ai giovani lavori troppo difficili, senza un supporto su cui poter contare per imparare, creando in loro uno stato di ansia e preoccupazione; oppure affidargli dei compiti troppo semplici e poco sfidanti che generando noia e poca motivazione.

APPROCCIO HUMAN CREATED E FLOW

Le tendenze hr del 2023 hanno come obiettivo quello di investire sul benessere delle persone, portando avanti tematiche importanti come la diversity e l’inclusività, supportando manager e figure chiave, investendo sulle competenze piuttosto che sull’esperienza e sui titoli delle persone, in particolare dei giovani.

Queste tematiche sono sempre più dirette verso un approccio “human-centered”, in cui viene messa al centro la persona nella sua interezza. La priorità è diventata quella di adattare il lavoro alle necessità della persona e non viceversa, come qualche anno fa in cui doveva essere il lavoratore ad adattarsi all’ambiente.


L’approccio “human-centered” viene teorizzato molto bene nel libro Buon Business, del Prof. Csikszentmihalyi, in cui viene spiegato come riuscire a creare un ambiente lavorativo in cui le persone siano felici, stiano bene, siano concentrate solo su quello che conta e soprattutto che riescano a sperimentare lo stato di Flow al lavoro.


Il Flow è uno stato mentale che permette alle persone di  trasformare il proprio lavoro nella propria passione, ricercando un equilibrio tra le sfide del compito e le abilità della persona, migliorando la soddisfazione e la produttività.
L’approccio di CapoLeader, basato sulla Teoria del Flow, ha come obiettivo quello di creare percorsi per le figure apicali e manageriali, in modo da produrre un effetto a cascata che porti il cambiamento dall’alto verso il basso.

La nostra idea è aiutare sempre più aziende a portare il Flow nelle loro attività lavorative, migliorando la produttività, la motivazione e soprattutto aiutando le persone ad essere felici durante le loro attività lavorative.

Vuoi introdurre un percorso per i tuoi manager? Manda una mail a contatt@capoleader.com

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Attraverso esempi concreti e consigli pratici, imparerai a raggiungere il massimo rendimento in ogni ambito della tua vita.

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ARTICOLI DEL BLOG

EVENTO GRATUITO LA PALESTRA DEL FLOW: LA MOTIVAZIONE

Questo riscontro positivo ci ha portato a riflettere su come poter rendere l’esperienza del Flow ancora più accessibile e concreta. Così è nata l’idea delle “Pillole di Flow”: eventi online mensili, gratuiti, pratici e partecipativi, in cui approfondiremo i temi del Flow attraverso attività interattive, discussioni e strumenti applicabili fin da subito.

Ogni sessione delle “Pillole di Flow” sarà un’occasione per esplorare e applicare i concetti del Flow nella vita di tutti i giorni, rendendo il percorso non solo teorico ma soprattutto pratico e coinvolgente. Lavoreremo in piccoli gruppi e coppie, creando uno spazio di confronto diretto e stimolante, ideale per approfondire nuove abilità e applicare immediatamente quanto appreso. Al termine di ogni incontro, sarete voi a scegliere il tema successivo, così da costruire insieme un percorso che risponda concretamente alle vostre necessità.

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NAVIGARE CON CONSAPEVOLEZZA: RIPRENDERE IL CONTROLLO

Nell’articolo della scorsa settimana abbiamo esplorato la metafora del capitano della barca come guida della nostra vita, immaginandolo dotato di quattro abilità fondamentali che gli permettono di governare il viaggio: azione, attenzione, pensieri e motivazione. 
Queste abilità sono come ancore che lo aiutano a mantenere il controllo sulla navigazione, affrontando sia i mari calmi che le tempeste. 
Oggi vogliamo concentrarci su una di queste abilità, quella che forse più di tutte determina la qualità della rotta e la sicurezza del viaggio: l’attenzione.

Se gli otto elementi rappresentano i fattori chiave del benessere umano, il capitano simboleggia l’individuo stesso, colui che, consapevole delle dinamiche della propria vita, prende decisioni e guida il proprio percorso. 
In questo articolo, ci concentreremo sulle caratteristiche del capitano, sulla sua capacità di gestire la rotta e di interagire con gli elementi che compongono la barca.

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DARE SIGNIFICATO
AL LAVORO

L’obiettivo di un’azienda dovrebbe essere quello di far lavorare insieme un gruppo di persone per realizzare un obiettivo comune.

L’obiettivo di un’azienda dovrebbe essere quello di far lavorare insieme un gruppo di persone per realizzare un obiettivo comune.

Realizzare questo intento è possibile anche attraverso lo schiavismo e la corruzione ma trovare delle modalità più etiche e che permettano ai collaboratori di dare significato al lavoro permette di creare ambienti lavorativi dove le persone possano realizzarsi pienamente.

Non dovrebbe essere difficile spingere le persone a lavorare, il corpo umano è costruito proprio per questo scopo.

Un individuo funziona al meglio quando è profondamente coinvolto in un compito e realizzare un lavoro ben fatto ci lascia una sensazione piacevole di benessere e soddisfazione.

Dato questo assunto risulta interessante riflettere sul fatto che molti lavoratori considerano il proprio lavoro un sacrificio, un prezzo da pagare per vivere e aspettano ansiosamente i momenti in cui, terminato l’orario lavorativo possono dedicarsi a ciò che veramente amano.

La risposta che viene spontanea è che seppure l’uomo sia progettato per lavorare, la maggior parte dei posti di lavoro non sono progettati per mettere i dipendenti nelle condizioni per esprimersi al meglio ma semplicemente per ottenere da loro il massimo risultato.
Difficilmente un lavoratore riuscirà a dare significato al proprio lavoro se percepisce di essere considerato al pari di un macchinario o di uno strumento di produzione.

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CHE COSA È IL SENSO DI SIGNIFICATO

Normalmente si intende con questa locuzione la sensazione del lavoratore che quello che sta accadendo e quello che sta contribuendo a far accadere conti davvero, insomma l’idea che il proprio comportamento sia in grado di fare la differenza per sé stesso e per gli altri.

Il senso di significato così descritto è presupposto per provare grande coinvolgimento, sensazione di benessere e alta produttività nella propria attività. Caratteristiche queste che si identificano nello stato di Flow come descritto dal prof. Csikszentmihalyi. Proprio partendo dagli elementi che caratterizzano il Flow si possono individuare 3 macro aree di attivatori della prestazione ottimale:

  • Chiarezza degli obiettivi. In questa area si riconoscono elementi come la chiarezza del ruolo, la comprensione e l’allineamento con gli obiettivi aziendali, l’accesso alle conoscenze e alle risorse necessarie per portare a termine il lavoro. Questi sono definibili come elementi razionali dell’esperienza di Flow e per semplificare l’analisi possiamo definirli legati al QI (quoziente intellettivo). Quando il QI di un ambiente lavorativo è basso l’energia dei lavoratori è indirizzata in modo errato e spesso va in conflitto con quella dei colleghi.


  • Feedback, comunicazione e relazioni sociali. Questa area fa riferimento alla qualità delle interazioni tra le persone coinvolte e troviamo elementi come la fiducia, il rispetto, il conflitto costruttivo, l’umorismo e la capacità di collaborare in modo efficace. Questi aspetti caratterizzano la sicurezza emozionale e sono riconducibili al famoso QE (quoziente emotivo come descritto da Goleman). Quando l’QE di un posto di lavoro è scarso, l’energia dei lavoratori si disperde sotto forma di approcci “ politici” al proprio ruolo o alla gestione del proprio Ego o all’evitamento passivo-aggressivo di tematiche “difficili”.


  • La sfida, il senso di controllo e l’automotivazione. Questa area si riferisce molto al livello di coinvolgimento e di autorealizzazione del personale. In pratica la sensazione di essere parte di qualcosa di importante e ricco di significato che va al di là del semplice ruolo. Questa terza categoria è descritta dal QM (quoziente di significato – in inglese meaning). Quando il QM dei un ambiente lavorativo è basso, i dipendenti mettono meno energia nel loro lavoro e lo vedono come “solo un lavoro” che dà loro poco più di uno stipendio.


Ci sono studi che evidenziano che ambienti con QI, QE e QM alti siano cinque volte più produttivi rispetto alla media. Proprio interventi sull’ultimo di questi indicatori sembrerebbero più sensibile a livello di prestazioni. Secondo lo stesso studio, i manager intervistati riconoscono il vero collo di bottiglia all’aumento della produttività: l’incapacità di migliorare il QM del loro ambiente lavorativo.

L’interrogativo viene spontaneo, com’è possibile aumentare il senso di significato percepito dai lavoratori?


In prima battuta la risposta a questa domanda sta nel saper innovare lo storytelling della propria azienda. Normalmente questo si occupa di raccontare quello che l’organizzazione può fare e migliorare al proprio interno (più produttività, più risultati, più efficienza). E’ necessaria un evoluzione netta e rivolgersi verso elementi esterni:

  • La società, ad esempio, creare una società migliore, costruire la comunità o gestire le risorse
  • Il cliente, ad esempio semplificando la vita e fornendo un servizio o un prodotto di qualità superiore
  • il team di lavoro, ad esempio un senso di appartenenza, un ambiente premuroso o lavorare insieme in modo efficace
  • il singolo lavoratore: esempi includono lo sviluppo personale, uno stipendio o un bonus più alto e un senso di responsabilizzazione

Per rendere più elevato il QM è necessario raccontare una storia che include questi 5 elementi perché proprio da un giusto mix di questi si riescono a toccare tutte le corde motivazionali delle persone.

Immaginiamo si voglia far partire un percorso di cambiamento culturale.

La resistenza al cambiamento potrebbe proprio provenire da un basso QM, i dipendenti non riescono a percepire il significato del cambiamento. Le strategie più comuni per vincere questa resistenza fanno spesso riferimento a i vantaggi che trarrebbe l’azienda nel suo complesso (più utili, più volumi, immagine migliore).

Per innalzare il QM sarebbe più utile prospettare uno scenario che tocchi anche l’impatto sociale  (si veda per esempio il caso Patagonia trattato qualche settimana fa), sui clienti (maggiore semplicità, meno errori più efficienza, prezzi più competitivi), sul team di lavoro (meno lavoro ridondante, più responsabilizzazione, più snellezza organizzativa), sugli individui (lavori più attraenti e sfidanti, possibilità di carriera, compensi più elevati) che questo cambiamento potrebbe generare.

I leader che vogliono migliorare il QM del proprio ambiente dovranno pertanto dimostrare alte capacità di storytelling e di creazione di una visione estesa dello scenario nel quale l’azienda stessa opera. In questo modo per i lavoratori sarà molto più semplice dare significato al lavoro.

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Nell’articolo della scorsa settimana abbiamo esplorato la metafora del capitano della barca come guida della nostra vita, immaginandolo dotato di quattro abilità fondamentali che gli permettono di governare il viaggio: azione, attenzione, pensieri e motivazione. 
Queste abilità sono come ancore che lo aiutano a mantenere il controllo sulla navigazione, affrontando sia i mari calmi che le tempeste. 
Oggi vogliamo concentrarci su una di queste abilità, quella che forse più di tutte determina la qualità della rotta e la sicurezza del viaggio: l’attenzione.

Se gli otto elementi rappresentano i fattori chiave del benessere umano, il capitano simboleggia l’individuo stesso, colui che, consapevole delle dinamiche della propria vita, prende decisioni e guida il proprio percorso. 
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