
ARTICOLO DEL BLOG:
MIGLIORARE LA COLLABORAZIONE
GIOCANDO
In questo articolo scopriremo perchè scegliere Friday Night at the ER come strategia formativa vincente.
Sempre più aziende sono alla ricerca di soluzioni innovative ed efficaci per superare la mentalità a silos della propria azienda, migliorare la collaborazione tra i reparti e allenare il pensiero sistemico.
In questo articolo scopriremo perchè scegliere Friday Night at the ER come strategia formativa vincente.
Il pensiero sistemico è un modo di pensare che considera le relazioni e le interconnessioni tra le parti di un sistema nel loro insieme. In un’azienda, la mancanza di pensiero sistemico può causare una serie di problemi che possono compromettere la salute e la longevità dell’azienda stessa, come ad esempio:
Ti interessa questo argomento?

ECCO I PROBLEMI
- Effetti a catena non previsti: quando un’azienda prende una decisione senza considerare il sistema nel suo insieme, possono verificarsi una serie di effetti a catena che causano problemi inaspettati in altre parti dell’azienda.
- Mancanza di coordinamento: senza pensiero sistemico, le diverse parti dell’azienda possono agire indipendentemente l’una dall’altra, senza coordinarsi tra di loro. Questo può portare a inefficienze, duplicazioni di sforzi e colli di bottiglia.
- Soluzioni parziali: senza considerare il sistema nel suo insieme, le soluzioni proposte per risolvere un problema possono essere limitate e non tener conto di altri fattori che potrebbero essere importanti.
- Mancanza di visione a lungo termine: il pensiero sistemico aiuta a considerare gli effetti a lungo termine delle decisioni dell’azienda. Senza di esso, l’azienda può concentrarsi solo sui risultati a breve termine e non prevedere gli effetti a lungo termine delle sue azioni.
Il pensiero sistemico è una competenza essenziale per affrontare le sfide e gli ostacoli del periodo attuale. Sempre più aziende sono alla ricerca di strumenti utili per efficientare i propri processi e rompere la mentalità a silos, in cui ogni reparto si interessa solo “al proprio orticello”, passando ad un approccio sistemico, in cui ogni funzione è strettamente interconnessa con le altre.
Noi abbiamo la soluzione adatta per aiutare i leader a guardare l’azienda nel suo insieme, prevedere gli effetti a lungo termine delle decisioni aziendali, coordinare i dipartimenti, prevenire problemi inaspettati, stimolare l’innovazione e gestire l’azienda in modo efficace: Friday Night at the ER.
Friday Night at the ER è una simulazione aziendale che sfida i team a gestire un ospedale durante un periodo simulato di 24. Poiché l’ambiente ospedaliero è familiare alle persone di tutti i settori, funziona bene come strumento di apprendimento universale.
Guidati da un facilitatore qualificato, i partecipanti in squadre di quattro ciascuno svolgono il ruolo di un responsabile del reparto ospedaliero. Devono supervisionare il flusso di pazienti e il personale, carichi di lavoro irregolari, eventi imprevisti e risorse limitate, il tutto cercando di fornire cure di qualità a un costo ragionevole.
I giocatori svolgono funzioni distinte, ma si rendono conto che dipendono l’uno dall’altro. Scoprono che i problemi di qualità e di costo possono essere risolti solo quando collaborano e condividono la responsabilità delle prestazioni al di fuori dei propri dipartimenti, quando sono aperti a nuove idee e utilizzano i dati per il processo decisionale.
I VANTAGGI DI FRIDAY NIGHT AT THE ER
- Una simulazione aziendale è un modello semplificato della realtà in grado di replicare le comuni sfide sul posto di lavoro. Questo permette di sperimentare idee, testare soluzioni e ricevere feedback immediati, accelerando la capacità dei partecipanti di identificare i comportamenti di leadership più efficaci, per metterli più prontamente in pratica.
- Stimola la riflessione sulla differenze tra convinzioni limitanti e regole effettive, superando la mentalità del “si è sempre fatto così”.
- Favorisce la collaborazione. L’esperienza di gioco insegna che raggiungere individualmente gli obiettivi di ciascun reparto non è efficace quanto gli sforzi collaborativi che coinvolgono l’intero sistema. Il gioco è la soluzione più adatta per migliorare la collaborazione.
- Dopo l’esperienza di gioco è previsto un debriefing. Attraverso le riflessioni, le condivisioni e le strategie scoperte nel gioco i partecipanti potranno passare con più facilità dalla realtà simulata al loro contesto lavorativo.
- Migliora lo spirito di squadra e il clima lavorativo.
QUANDO UTILIZZARE FRIDAY NIGHT AT THE ER
Il gioco è utile a persone di tutti i settori e con vari livelli di conoscenza ed esperienza. Può essere utilizzato per soddisfare una varietà di obiettivi specifici ed è adatto a gruppi piccoli o grandi.
In particolare può essere la soluzione adatta per:
- Lavorare sullo sviluppo della leadership
- Pianificazione strategica
- Team building
- Migliorare la collaborazione tra i reparti
- Una prima riunione di un nuovo team di progetto interfunzionale.
Vuoi organizzare un laboratorio Friday Night at the ER nella tua azienda? Pianifica un incontro per trovare la soluzione adatta a te. Manda una mail a contatta@capoleader.com
Ti interessa questo argomento?
- Totalmente Gratuita
- Comodamente sulla tua email
SCOPRI IL FLOW
L'EBOOK GRATUITO CON I SEGRETI PER MASSIMIZZARE SIA LA PRODUTTIVITÀ CHE LA FELICITÀ
L’ebook “Scopri il Flow” di CapoLeader offre un’introduzione dettagliata a questo stato di immersione totale, con strategie pratiche per coltivarlo nelle attività quotidiane.
Attraverso esempi concreti e consigli pratici, imparerai a raggiungere il massimo rendimento in ogni ambito della tua vita.

leggi gli altri
ARTICOLI DEL BLOG

QUANDO LA CONSAPEVOLEZZA INCONTRA IL FLOW
Ci sono leader che sanno tutto: strategie, numeri, strumenti. Ma quando si tratta di guidare le persone, spesso inciampano su qualcosa di molto più semplice — e molto più profondo: la consapevolezza di sé.
Perché diciamocelo: non si può guidare davvero gli altri se prima non si è consapevoli di come si guida se stessi.
Essere consapevoli significa fermarsi un attimo e chiedersi:
Come sto?
Perché sto reagendo così?
Che impatto ha il mio comportamento sugli altri?
Non è introspezione fine a sé stessa. È la base invisibile di ogni buona leadership.
Un leader consapevole sa quando è centrato e quando è fuori fase. Sa cosa lo motiva, cosa lo fa perdere la bussola, e cosa lo riporta al timone. E solo da lì, può davvero mettersi al servizio del team.
Abbiamo parlato di ascolto, fiducia, confronto autentico.
Ma oggi facciamo un salto in avanti: cosa succede quando questa collaborazione funziona davvero?
Succede che si crea spazio. Spazio per dire cose nuove, per provare strade non battute, per giocare con le idee.
In una parola: creatività.

ESSERE CREATIVI CON IL FLOW
Negli scorsi articoli ci siamo immersi nel mondo della collaborazione: abbiamo visto com’è fatta, cosa la nutre, come si distingue da quella versione “tutti amici in pausa caffè” che spesso viene confusa con il vero lavoro di squadra.
Abbiamo parlato di ascolto, fiducia, confronto autentico.
Ma oggi facciamo un salto in avanti: cosa succede quando questa collaborazione funziona davvero?
Succede che si crea spazio. Spazio per dire cose nuove, per provare strade non battute, per giocare con le idee.
In una parola: creatività.

I 5 NEMICI INVISIBILI DELLA COLLABORAZIONE
Tutti parlano di collaborazione. È sulla bocca dei manager, sulle pareti degli open space, nei valori aziendali e perfino nei badge dei convegni: “teamwork”, “co-creazione”, “insieme si va più lontano”.
Poi entri davvero in azienda, e spesso scopri che si lavora affiancati, ma non insieme. Che la comunicazione è un ping pong di mail in copia conoscenza. Che si fa prima a farsi le cose da soli che coinvolgere altri. E che le “riunioni collaborative” assomigliano a un monologo sotto anestesia.
La verità è che la collaborazione – quella vera – è fragile.
E ci sono nemici invisibili che, giorno dopo giorno, la logorano. Non si presentano alla porta, ma agiscono in silenzio, in profondità.
Ecco i cinque più pericolosi.

COLLABORAZIONE ASSENTE? ECCO IL SUO COSTO
Parlare di collaborazione può sembrare una questione “soft”. Una di quelle cose belle da avere, ma non proprio vitali, come la ciliegina sulla torta.
Eppure… quando manca, non è solo la ciliegina a saltare, ma tutta la torta rischia di sbriciolarsi.
Perché quando un team non collabora, l’azienda comincia a perdere. Soldi veri.
E la cosa peggiore è che non si vede subito. Non c’è una fattura con scritto:
“Mese di maggio: -3.000€ per conflitti e silenzi in riunione”
ma il costo c’è. Eccome se c’è.
Vediamo i principali danni che si innescano quando la collaborazione va in crisi, con qualche dato preso da ricerche e fonti autorevoli.

CAPOLEADER SOSTIENE MAKE-A-WISH
CapoLeader crede che il benessere, la motivazione e il senso profondo di realizzazione – ciò che chiamiamo Flow – non debbano essere un privilegio per pochi.
Per questo abbiamo deciso di donare l’1% del nostro fatturato a Make-A-Wish Italia, l’organizzazione che ogni giorno realizza i desideri di bambini affetti da gravi malattie, restituendo loro speranza, forza e gioia.

TEAM FLOW: L’ARMONIA CHE FA LA DIFFERENZA
Hai mai vissuto un momento sul lavoro in cui nessuno controlla l’orologio, la chat aziendale è stranamente silenziosa (ma non perché siete tutti su LinkedIn), e le idee viaggiano come palline di ping pong tra colleghi sorridenti?
Ecco: benvenuto nel Team Flow, quel raro ma potentissimo stato in cui il tuo gruppo lavora così bene che potrebbe tranquillamente scrivere un album da Grammy… anche se state facendo una relazione su Excel.
APPROFONDIAMO INSIEME!
Ti interessa a questo argomento?
Parliamone insieme!
Compila il form con i tuoi dati per prenotare una call gratuita di approfondimento.
Verrai contattato al più presto per discutere insieme a noi i dettagli che ti interessano e ricevere ulteriori informazioni sull’argomento.