TEAM BUILDING

ARTICOLO DEL BLOG:

QOMPRENDO: MONITORA IL
BENESSERE DELLA TUA AZIENDA

Qomprendo è una piattaforma nata per monitorare e misurare il benessere delle persone della propria azienda. 

Oggi vogliamo parlarvi di un’app molto interessante che noi del Team di CapoLeader abbiamo avuto il piacere di provare per circa un mese: Qomprendo.

Qomprendo è una piattaforma nata per monitorare e misurare il benessere delle persone della propria azienda. Attraverso un’applicazione mobile facile da usare, gli utenti possono condividere quotidianamente come è andata la giornata lavorativa, mettendo in evidenza sia gli aspetti positivi che quelli che potrebbero essere migliorati.

Questo feedback costante fornisce un quadro dettagliato della situazione, aiutando a individuare aree di intervento e a implementare miglioramenti. Qomprendo utilizza l’intelligenza artificiale per processare e analizzare in tempo reale le informazioni raccolte, offrendo analisi dettagliate in pochi istanti.

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I BENEFICI

  1. Monitoraggio del Benessere: Qomprendo consente agli utenti di monitorare quotidianamente il loro benessere emotivo e lavorativo, fornendo una visione chiara delle proprie condizioni. Abbiamo trovato molto piacevole il fatto di ripercorrere le ore trascorse ricercando cosa sia andato bene e cosa sia da migliorare. Questo permette di vivere con una maggiore consapevolezza la propria giornata.


  2. Analisi Dettagliate: Utilizzando l’intelligenza artificiale, Qomprendo fornisce un’analisi dettagliate delle informazioni raccolte, offrendo una comprensione approfondita delle dinamiche aziendali e del benessere individuale. E’ molto interessante vedere il riassunto della settimana o del mese grazie a dei semplici grafici colorati.


  3. Creazione di una Foresta Virtuale: Le azioni degli utenti contribuiscono alla crescita di Treemmy, un albero digitale di Qomprendo, formando una foresta virtuale che visualizza i progressi complessivi.


  4. Interventi Mirati: L’intelligenza artificiale di Qomprendo prevede le possibili dimissioni in tempo reale e intercetta i livelli di stress prima che si manifestino, segnalandoli immediatamente


  5. Crescita Individuale e Collettiva: La piattaforma favorisce la crescita individuale e collettiva, offrendo strumenti pratici per affrontare sfide quotidiane e promuovere una cultura di sviluppo.


  6. Whistleblowing: rappresenta un canale semplice e sicuro per segnalare illeciti, violazioni delle norme o azioni scorrette

PLUS DI QUOMPRENDO

  • Ogni giorno alle 18 una notifica ti ricorda di valutare la tua giornata. Questo utile promemoria aiuta a rispondere giornalmente senza dimenticarsi.


  • Viene data la possibilità di dare i propri feedback giornalieri anche in modalità anonima per preservare la privacy delle persone
  • È possibile condividere un commento significativo sulla giornata trascorsa, rendendo l’esperienza utile e piacevole da rileggere in seguito.


  • Grazie alla gamification è possibile trasformare le interazioni nell’app in punti che vengono convertiti in ricompense sostenibili.


  • Crea dei consigli personalizzati molto interessanti basati sulla propria situazione. Ricevere un feedback costante sul proprio andamento è utile per migliorare le proprie abitudini disfunzionali.

Qomprendo si è rivelata un valido strumento per capire e ottimizzare il benessere aziendale, fornendo al nostro team gli strumenti necessari per affrontare le sfide quotidiane e promuovere una cultura di crescita e sviluppo.

Un semplice strumento come Qomprendo può aiutare le aziende ad aumentare la consapevolezza del benessere presente nell’azienda in modo semplice e immediato. Per noi di CapoLeader mettere al centro le persone è da sempre il valore più importante, per questo motivo stiamo valutando le possibili sinergie con Qomprendo… restate connessi!

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Scopri come il concetto del Flow, o flusso, può rivoluzionare la tua vita personale e professionale migliorando la produttività e la felicità.

L’ebook “Scopri il Flow” di CapoLeader offre un’introduzione dettagliata a questo stato di immersione totale, con strategie pratiche per coltivarlo nelle attività quotidiane.
Attraverso esempi concreti e consigli pratici, imparerai a raggiungere il massimo rendimento in ogni ambito della tua vita.

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Gioco e lavoro sono spesso considerati come opposti, poiché sembrano rappresentare due aspetti della vita che sono in conflitto tra di loro. Mentre il gioco è associato al divertimento, alla creatività e alla libertà, il lavoro è spesso visto come un dovere, un’attività che deve essere svolta per guadagnarsi da vivere e che richiede disciplina e responsabilità. In questo articolo andremo a ribaltare questa concezione, spiegando come sia possibile raggiungere il successo con il gioco.

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TEAM BUILDING INNOVATIVO CON FRIDAY NIGHT AT THE ER

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LA RICETTA PER LA
FELICITÀ AL LAVORO

Ma cosa rende davvero felici i lavoratori? 

La ricerca della felicità sul posto di lavoro è diventata un argomento sempre più rilevante negli ultimi anni, supportata da una serie di studi scientifici che analizzano i fattori che contribuiscono al benessere lavorativo dei dipendenti.

Un’indagine condotta da Gallup ha rivelato che il 85% dei dipendenti in tutto il mondo non si sente impegnato o è attivamente disimpegnato dal proprio lavoro. Tuttavia, uno studio dell’Università di Oxford ha scoperto che i lavoratori felici sono il 13% più produttivi rispetto ai loro colleghi meno soddisfatti. Questo dimostra che investire nella felicità dei dipendenti può portare a benefici tangibili per le aziende.

Ma cosa rende davvero felici i lavoratori? Uno studio dell’Università della California, Riverside, ha scoperto che i dipendenti che si sentono apprezzati e riconosciuti sono più propensi a essere felici sul lavoro. Inoltre, la ricerca condotta dall’Università del Texas ha evidenziato che le aziende che promuovono una cultura basata sulla fiducia e sulla collaborazione vedono un aumento del 50% nella soddisfazione dei dipendenti.

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AFFRONTARE L’INFELICITÀ AL LAVORO

Nonostante gli sforzi per promuovere la felicità sul posto di lavoro, l’infelicità rimane purtroppo diffusa in molte organizzazioni. Uno studio condotto dall’Università di Warwick ha rivelato che i lavoratori stressati sono più propensi a prendersi dei giorni di malattia e hanno una probabilità maggiore del 27% di voler lasciare il proprio lavoro.

Le principali cause di infelicità sul lavoro includono:

  1. Mancanza di Supporto: Uno studio condotto dall’Università di Harvard ha scoperto che i dipendenti che hanno rapporti sociali positivi sul posto di lavoro sono più felici e più produttivi. Quando questa forma di supporto manca, si osserva un aumento del tasso di infelicità tra i lavoratori.
  2. Assenza di pause e recupero: Ricerche condotte dall’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno evidenziato che lunghe ore lavorative e scarso riposo influenzano negativamente la salute mentale e fisica dei dipendenti.
  3. Mancaza di Crescita Professionale: Uno studio dell’Università di Manchester ha rilevato che la mancanza di opportunità di sviluppo professionale è una delle principali cause di insoddisfazione lavorativa.
  4. Scarso Adattamento Culturale: Ricerche condotte dall’Università di Yale hanno dimostrato che i dipendenti che si sentono incompatibili con la cultura aziendale sono più inclini a essere infelici e a lasciare il proprio lavoro.
 

GLI INGREDIENTI PER LA FELICITÀ AL LAVORO

Investire nella felicità dei dipendenti non è solo un’opzione etica, ma anche una mossa strategica per le aziende che desiderano massimizzare la produttività e la soddisfazione dei propri dipendenti. Quali sono i tre ingredienti per la felicità lavorativa?
  1. Rendere la felicità un obiettivo aziendale: La ricerca dimostra che la felicità dei dipendenti non è solo un desiderio, ma una necessità per il successo e il benessere aziendale. Un’organizzazione che valorizza la felicità dei suoi dipendenti gode di maggior produttività, maggiore retention e una cultura aziendale più positiva. La felicità deve trovare posto nei KPI monitorati dalle organizzazioni.
  2. Equilibrio vita-lavoro: Un elemento fondamentale per la felicità sul lavoro è il corretto equilibrio tra vita personale e professionale. Trovare tempo per hobby, famiglia e relax non solo migliora il benessere generale, ma aumenta anche la soddisfazione e l’impegno sul posto di lavoro.
  3. Job crafting: Questo concetto, sviluppato dagli psicologi Amy Wrzesniewski e Jane Dutton, si concentra sulla capacità dei dipendenti di ridefinire e riconfigurare i propri compiti e responsabilità per adattarli meglio alle proprie preferenze, abilità e valori. Sperimentare il job crafting può aumentare il senso di significato e realizzazione sul lavoro, contribuendo così alla felicità lavorativa.

Incorporare questi elementi all’interno della cultura aziendale può portare a una maggiore felicità e soddisfazione tra i dipendenti, promuovendo nel contempo il successo a lungo termine dell’organizzazione. Nelle prossime settimane approfondiremo questi tre ingredienti, per scoprire la ricetta perfetta della felicità lavorativa.

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Gioco e lavoro sono spesso considerati come opposti, poiché sembrano rappresentare due aspetti della vita che sono in conflitto tra di loro. Mentre il gioco è associato al divertimento, alla creatività e alla libertà, il lavoro è spesso visto come un dovere, un’attività che deve essere svolta per guadagnarsi da vivere e che richiede disciplina e responsabilità. In questo articolo andremo a ribaltare questa concezione, spiegando come sia possibile raggiungere il successo con il gioco.

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“Si può scoprire di più di una persona in un’ora di gioco che in un anno di conversazione”
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La ricerca della felicità sul posto di lavoro è diventata un argomento sempre più rilevante negli ultimi anni, supportata da una serie di studi scientifici che analizzano i fattori che contribuiscono al benessere lavorativo dei dipendenti.

Un’indagine condotta da Gallup ha rivelato che il 85% dei dipendenti in tutto il mondo non si sente impegnato o è attivamente disimpegnato dal proprio lavoro. Tuttavia, uno studio dell’Università di Oxford ha scoperto che i lavoratori felici sono il 13% più produttivi rispetto ai loro colleghi meno soddisfatti. Questo dimostra che investire nella felicità dei dipendenti può portare a benefici tangibili per le aziende.

Ma cosa rende davvero felici i lavoratori? Uno studio dell’Università della California, Riverside, ha scoperto che i dipendenti che si sentono apprezzati e riconosciuti sono più propensi a essere felici sul lavoro. Inoltre, la ricerca condotta dall’Università del Texas ha evidenziato che le aziende che promuovono una cultura basata sulla fiducia e sulla collaborazione vedono un aumento del 50% nella soddisfazione dei dipendenti.

Affrontare l’infelicità sul lavoro

Nonostante gli sforzi per promuovere la felicità sul posto di lavoro, l’infelicità rimane purtroppo diffusa in molte organizzazioni. Uno studio condotto dall’Università di Warwick ha rivelato che i lavoratori stressati sono più propensi a prendersi dei giorni di malattia e hanno una probabilità maggiore del 27% di voler lasciare il proprio lavoro.

Le principali cause di infelicità sul lavoro includono:

  1. Mancanza di Supporto: Uno studio condotto dall’Università di Harvard ha scoperto che i dipendenti che hanno rapporti sociali positivi sul posto di lavoro sono più felici e più produttivi. Quando questa forma di supporto manca, si osserva un aumento del tasso di infelicità tra i lavoratori.
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felicità al lavoro

Gli ingredienti per la felicità sul lavoro

Investire nella felicità dei dipendenti non è solo un’opzione etica, ma anche una mossa strategica per le aziende che desiderano massimizzare la produttività e la soddisfazione dei propri dipendenti. Quali sono i tre ingredienti per la felicità lavorativa?
  1. Rendere la felicità un obiettivo aziendale: La ricerca dimostra che la felicità dei dipendenti non è solo un desiderio, ma una necessità per il successo e il benessere aziendale. Un’organizzazione che valorizza la felicità dei suoi dipendenti gode di maggior produttività, maggiore retention e una cultura aziendale più positiva. La felicità deve trovare posto nei KPI monitorati dalle organizzazioni.
  2. Equilibrio vita-lavoro: Un elemento fondamentale per la felicità sul lavoro è il corretto equilibrio tra vita personale e professionale. Trovare tempo per hobby, famiglia e relax non solo migliora il benessere generale, ma aumenta anche la soddisfazione e l’impegno sul posto di lavoro.
  3. Job crafting: Questo concetto, sviluppato dagli psicologi Amy Wrzesniewski e Jane Dutton, si concentra sulla capacità dei dipendenti di ridefinire e riconfigurare i propri compiti e responsabilità per adattarli meglio alle proprie preferenze, abilità e valori. Sperimentare il job crafting può aumentare il senso di significato e realizzazione sul lavoro, contribuendo così alla felicità lavorativa.

Incorporare questi elementi all’interno della cultura aziendale può portare a una maggiore felicità e soddisfazione tra i dipendenti, promuovendo nel contempo il successo a lungo termine dell’organizzazione. Nelle prossime settimane approfondiremo questi tre ingredienti, per scoprire la ricetta perfetta della felicità lavorativa.

Nell’articolo della scorsa settimana abbiamo parlato degli elementi che caratterizzano gli ambienti tossici, oggi ci soffermiamo su uno in particolare: criticare qualcuno di nascosto.
Questo comportamento può avere un impatto significativo sulla dinamica dell’ufficio, contribuendo a trasformare gli ambiente professionali in ambienti tossici, poichè la sua natura insidiosa può intaccare la fiducia, compromettere la comunicazione e generare un clima lavorativo negativo. La trasmissione di informazioni imprecise o il coinvolgimento in chiacchiere dannose può creare tensioni, alimentare incomprensioni e minare la collaborazione tra team.

Uno degli aspetti più pericolosi del criticare qualcuno di nascosto è la sottile linea tra fatti e interpretazioni soggettive. Le informazioni possono essere distorte durante il passaggio da una persona all’altra, dando luogo a malintesi che potrebbero avere conseguenze negative sulla percezione che i colleghi hanno l’uno dell’altro. Per spiegare meglio questo concetto, nel video qui sotto, Glenn D. Rolfsen racconta il simpatico aneddoto di Socrate e il Test del Triplo Filtro.

La storia ruota attorno a tre filtri attraverso i quali dovremmo passare prima di parlare di qualcuno o qualcosa. Questi filtri sono spesso formulati con le seguenti domande:

  1. È vero? Prima di condividere qualsiasi informazione, dobbiamo chiederci se sia effettivamente vera. Socrate sottolineava l’importanza di evitare la diffusione di notizie false o inattendibili.
  2. È buono? Anche se un’affermazione è veritiera, dobbiamo considerare se sia qualcosa di buono o costruttivo. Socrate credeva che non avesse senso diffondere informazioni dannose o distruttive.
  3. È utile? Infine, dovremmo chiederci se è davvero necessario condividere tale informazione. Anche se qualcosa è vero e positivo, potrebbe non essere utile o necessario condividerlo in determinate circostanze

Se un’informazione non supera questi tre filtri, la saggezza di Socrate suggerisce di astenersi dal diffonderla.

Nel video vengono suggerite delle interessanti soluzioni pratiche per risolvere questo problema, al fine di costruire un ambiente di lavoro sano e produttivo. Coltivare una cultura aziendale basata sulla fiducia, il rispetto reciproco e la comunicazione trasparente crea le fondamenta per il successo collettivo.

Utilizzare uno strumento come Fligby con la versione Leadwell, può aiutare ad allenare la propria capacità di riconoscere e segnalare questi comportamenti, fornendo ai partecipanti un quadro chiaro del numero di segnalazioni effettuate e delle strategie adottate per affrontare le problematiche. L’approccio tempestivo ed efficace a queste situazioni critiche contribuisce significativamente alla creazione di un ambiente lavorativo più sano e coeso.

Vuoi avere più informazioni? Manda una mail a contatta@capoleader.com

Per preservare il benessere e la produttività lavorativa è fondamentale capire quando il luogo di lavoro si trasforma in un ambiente tossico. Gli ambienti tossici si manifestano attraverso la diffusione di negatività, mancanza di collaborazione tra colleghi, assenza di sostegno e feedback da parte dei manager e carico di lavoro eccessivo. Non di rado, in ambienti lavorativi problematici, si assiste a episodi di bullismo o mobbing, provenienti sia dai superiori che dai colleghi. Operare in queste condizioni può generare insicurezza psicologica, scatenando ansia costante o, nei casi più gravi, depressione.

In un programma di sviluppo manageriale questi argomenti devono essere trattati. Da oggi abbiamo una grande opportunità, legata al nostro simulatore di leadership Fligby, per trasformare gli ambienti lavorativi tossici, riconoscere i comportamenti inadeguati e sviluppare tolleranza ed empatia. E’ da poco disponibile una nuova versione del gioco chiamata Lead Well (leadership + wellness).
LeadWell ha come obiettivo quello di fronteggiare la diffusa problematica del disimpegno dei dipendenti e degli ambienti lavorativi tossici spesso derivati da una leadership inefficace e decisioni poco chiare. Questa nuova versione del gioco rappresenta un passo avanti significativo, concentrando la sua attenzione sulla valutazione e il miglioramento delle competenze chiave di leadership. Un aspetto fondamentale di LeadWell è la sua enfasi su caratteristiche cruciali come empatia, tolleranza e promozione di luoghi di lavoro collaborativi e psicologicamente sicuri.

Questa modalità di gioco è stata sviluppata in stretta collaborazione con la Commissione per la salute mentale del Canada e si sta dimostrando come una preziosa risorsa per identificare e colmare le lacune nella gestione manageriale, promuovendo un ambiente lavorativo sano e sostenibile.

ambienti tossici

Ciascun giocatore, durante la partita, avrà la possibilità di segnalare i comportamenti ritenuti inappropriati come ad esempio situazioni di mobbing, bossing, molestie e comportamenti aggressivi, cliccando su un’apposita icona. Questo permette di stimolare la riflessione su cosa sia o non sia un comportamento appropriato sul luogo di lavoro, creare uno spazio per ciascun giocatore per esaminare il proprio livello di tolleranza riguardo i comportamenti borderline ed eclatanti, e testare la capacità di discernere quando un comportamento è chiaramente diventato molesto e tossico. Una volta individuato il comportamento verrà data la possibilità di indicare la gravità della sanzione, scegliendo tra tre diverse opzioni:

  1. Raccogliere ulteriori informazioni e/o fornire consulenze al dipendente.
  2. Notificare e consigliare il dipendente, cercando il suo impegno a interrompere il comportamento offensivo.
  3. Applicare sanzioni al dipendente, inclusa la possibile rimozione dall’incarico.

Riconoscere gli ambienti tossici: il report

Alla fine della partita verrà generato un report indicante il proprio LeadWell Index™. Questo indice analizza le decisioni di gioco e valuta la capacità di infondere relazioni sane e psicologicamente sicure e luoghi di lavoro collaborativi rispettosi. Tratto dalle competenze chiave di leadership di FLIGBY, l’indice si concentra sull’empatia e la tolleranza insieme ad altre competenze chiave che  promuovono il benessere. Per ciascuna di queste competenze viene mostrato il punteggio ottenuto dal giocatore insieme ad una breve spiegazione.

leadwell

Nel report viene, inoltre, riportato il numero di episodi riconosciuti dal giocatore come inappropriati e quelli che invece non sono stati individuati, attraverso il valore della Bonus Conduct Challenge.

Investire nella salute mentale dei lavoratori non solo migliora la qualità della vita professionale, ma riflette anche la consapevolezza che il successo aziendale sia inestricabilmente legato al benessere dei suoi membri. Il riconoscimento e l’affronto di comportamenti inappropriati degli ambienti tossici, uniti a una leadership empatica e tollerante, non solo promuovono un clima di rispetto e collaborazione, ma rappresentano anche un investimento diretto nella salute mentale dei dipendenti.

Creare un contesto lavorativo che metta al centro la persona, non solo migliora la lealtà e la produttività, ma contribuisce anche a una maggiore redditività a lungo termine. Per questo motivo, LeadWell si presenta come uno strumento innovativo per stimolare la riflessione sulla condotta sul luogo di lavoro, aprendo spazi di dialogo e incoraggiando cambiamenti positivi.

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