ARTICOLO DEL BLOG:

MIGLIORARE LA COLLABORAZIONE
GIOCANDO

In questo articolo scopriremo perchè scegliere Friday Night at the ER come strategia formativa vincente.

Sempre più aziende sono alla ricerca di soluzioni innovative ed efficaci per superare la mentalità a silos della propria azienda, migliorare la collaborazione tra i reparti e allenare il pensiero sistemico.

 In questo articolo scopriremo perchè scegliere Friday Night at the ER come strategia formativa vincente.

Il pensiero sistemico è un modo di pensare che considera le relazioni e le interconnessioni tra le parti di un sistema nel loro insieme. In un’azienda, la mancanza di pensiero sistemico può causare una serie di problemi che possono compromettere la salute e la longevità dell’azienda stessa, come ad esempio:

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migliorare la collaborazione

ECCO I PROBLEMI

  1. Effetti a catena non previsti: quando un’azienda prende una decisione senza considerare il sistema nel suo insieme, possono verificarsi una serie di effetti a catena che causano problemi inaspettati in altre parti dell’azienda.


  2. Mancanza di coordinamento: senza pensiero sistemico, le diverse parti dell’azienda possono agire indipendentemente l’una dall’altra, senza coordinarsi tra di loro. Questo può portare a inefficienze, duplicazioni di sforzi e colli di bottiglia.


  3. Soluzioni parziali: senza considerare il sistema nel suo insieme, le soluzioni proposte per risolvere un problema possono essere limitate e non tener conto di altri fattori che potrebbero essere importanti.


  4. Mancanza di visione a lungo termine: il pensiero sistemico aiuta a considerare gli effetti a lungo termine delle decisioni dell’azienda. Senza di esso, l’azienda può concentrarsi solo sui risultati a breve termine e non prevedere gli effetti a lungo termine delle sue azioni.


Il pensiero sistemico è una competenza essenziale per affrontare le sfide e gli ostacoli del periodo attuale. Sempre più aziende sono alla ricerca di strumenti utili per efficientare i propri processi e rompere la mentalità a silos, in cui ogni reparto si interessa solo “al proprio orticello”, passando ad un approccio sistemico, in cui ogni funzione è strettamente interconnessa con le altre.


Noi abbiamo la soluzione adatta per aiutare i leader a guardare l’azienda nel suo insieme, prevedere gli effetti a lungo termine delle decisioni aziendali, coordinare i dipartimenti, prevenire problemi inaspettati, stimolare l’innovazione e gestire l’azienda in modo efficace: Friday Night at the ER.


Friday Night at the ER è una simulazione aziendale che sfida i team a gestire un ospedale durante un periodo simulato di 24. Poiché l’ambiente ospedaliero è familiare alle persone di tutti i settori, funziona bene come strumento di apprendimento universale.

Guidati da un facilitatore qualificato, i partecipanti in squadre di quattro ciascuno svolgono il ruolo di un responsabile del reparto ospedaliero. Devono supervisionare il flusso di pazienti e il personale, carichi di lavoro irregolari, eventi imprevisti e risorse limitate, il tutto cercando di fornire cure di qualità a un costo ragionevole.


I giocatori svolgono funzioni distinte, ma si rendono conto che dipendono l’uno dall’altro. Scoprono che i problemi di qualità e di costo possono essere risolti solo quando collaborano e condividono la responsabilità delle prestazioni al di fuori dei propri dipartimenti, quando sono aperti a nuove idee e utilizzano i dati per il processo decisionale.

I VANTAGGI DI FRIDAY NIGHT AT THE ER

  1. Una simulazione aziendale è un modello semplificato della realtà in grado di replicare le comuni sfide sul posto di lavoro. Questo permette di sperimentare idee, testare soluzioni e ricevere feedback immediati, accelerando la capacità dei partecipanti di identificare i comportamenti di leadership più efficaci, per metterli più prontamente in pratica.


  2. Stimola la riflessione sulla differenze tra convinzioni limitanti e regole effettive, superando la mentalità del “si è sempre fatto così”.


  3. Favorisce la collaborazione. L’esperienza di gioco insegna che raggiungere individualmente gli obiettivi di ciascun reparto non è efficace quanto gli sforzi collaborativi che coinvolgono l’intero sistema. Il gioco è la soluzione più adatta per migliorare la collaborazione.


  4. Dopo l’esperienza di gioco è previsto un debriefing. Attraverso le riflessioni, le condivisioni e le strategie scoperte nel gioco i partecipanti potranno passare con più facilità dalla realtà simulata al loro contesto lavorativo.


  5. Migliora lo spirito di squadra e il clima lavorativo.

QUANDO UTILIZZARE FRIDAY NIGHT AT THE ER

Il gioco è utile a persone di tutti i settori e con vari livelli di conoscenza ed esperienza. Può essere utilizzato per soddisfare una varietà di obiettivi specifici ed è adatto a gruppi piccoli o grandi.

In particolare può essere la soluzione adatta per:

  • Lavorare sullo sviluppo della leadership
  • Pianificazione strategica
  • Team building
  • Migliorare la collaborazione tra i reparti
  • Una prima riunione di un nuovo team di progetto interfunzionale.

Vuoi organizzare un laboratorio Friday Night at the ER nella tua azienda? Pianifica un incontro per trovare la soluzione adatta a te. Manda una mail a contatta@capoleader.com

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Scopri come il concetto del Flow, o flusso, può rivoluzionare la tua vita personale e professionale migliorando la produttività e la felicità.

L’ebook “Scopri il Flow” di CapoLeader offre un’introduzione dettagliata a questo stato di immersione totale, con strategie pratiche per coltivarlo nelle attività quotidiane.
Attraverso esempi concreti e consigli pratici, imparerai a raggiungere il massimo rendimento in ogni ambito della tua vita.

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EVENTO GRATUITO LA PALESTRA DEL FLOW: LA MOTIVAZIONE

Questo riscontro positivo ci ha portato a riflettere su come poter rendere l’esperienza del Flow ancora più accessibile e concreta. Così è nata l’idea delle “Pillole di Flow”: eventi online mensili, gratuiti, pratici e partecipativi, in cui approfondiremo i temi del Flow attraverso attività interattive, discussioni e strumenti applicabili fin da subito.

Ogni sessione delle “Pillole di Flow” sarà un’occasione per esplorare e applicare i concetti del Flow nella vita di tutti i giorni, rendendo il percorso non solo teorico ma soprattutto pratico e coinvolgente. Lavoreremo in piccoli gruppi e coppie, creando uno spazio di confronto diretto e stimolante, ideale per approfondire nuove abilità e applicare immediatamente quanto appreso. Al termine di ogni incontro, sarete voi a scegliere il tema successivo, così da costruire insieme un percorso che risponda concretamente alle vostre necessità.

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NAVIGARE CON CONSAPEVOLEZZA: RIPRENDERE IL CONTROLLO

Nell’articolo della scorsa settimana abbiamo esplorato la metafora del capitano della barca come guida della nostra vita, immaginandolo dotato di quattro abilità fondamentali che gli permettono di governare il viaggio: azione, attenzione, pensieri e motivazione. 
Queste abilità sono come ancore che lo aiutano a mantenere il controllo sulla navigazione, affrontando sia i mari calmi che le tempeste. 
Oggi vogliamo concentrarci su una di queste abilità, quella che forse più di tutte determina la qualità della rotta e la sicurezza del viaggio: l’attenzione.

Se gli otto elementi rappresentano i fattori chiave del benessere umano, il capitano simboleggia l’individuo stesso, colui che, consapevole delle dinamiche della propria vita, prende decisioni e guida il proprio percorso. 
In questo articolo, ci concentreremo sulle caratteristiche del capitano, sulla sua capacità di gestire la rotta e di interagire con gli elementi che compongono la barca.

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NAVIGA VERSO IL TUO BENESSERE: IL RUOLO DEL CAPITANO

Dopo aver esplorato gli otto elementi della barca a vela nell’articolo della scorsa settimana, è ora il momento di approfondire la figura centrale di questa metafora: il capitano. 

Se gli otto elementi rappresentano i fattori chiave del benessere umano, il capitano simboleggia l’individuo stesso, colui che, consapevole delle dinamiche della propria vita, prende decisioni e guida il proprio percorso. 
In questo articolo, ci concentreremo sulle caratteristiche del capitano, sulla sua capacità di gestire la rotta e di interagire con gli elementi che compongono la barca.

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NAVIGA VERSO IL TUO BENESSERE: LA METAFORA DELLA BARCA A VELA

Negli articoli precedenti, abbiamo esplorato il vasto campo della psicologia positiva e la ricerca del benessere, analizzando strategie e approcci per migliorare la qualità della vita.

Oggi, desideriamo approfondire ulteriormente questo argomento attraverso una metafora evocativa: la  barca a vela. Questa rappresentazione ci offre un modo innovativo per comprendere come diversi elementi della nostra vita interagiscano e influenzino il nostro benessere complessivo, permettendoci di navigare con maggiore consapevolezza e

Oggi, desideriamo approfondire ulteriormente questo argomento attraverso una metafora evocativa: la  barca a vela. Questa rappresentazione ci offre un modo innovativo per comprendere come diversi elementi della nostra vita interagiscano e influenzino il nostro benessere complessivo, permettendoci di navigare con maggiore consapevolezza e determinazione verso una vita più soddisfacente.

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UN VIAGGIO VERSO LA FELICITA’: IN RICORDO DI MIHALY CSIKSZENTMIHALY

Il 20 ottobre ricorre l’anniversario della scomparsa del professor Mihaly Csikszentmihalyi, uno dei più grandi psicologi del nostro tempo e il padre della Teoria del Flow.

In occasione di questo importante momento di riflessione, nella nostra newsletter di mercoledì vogliamo celebrare il suo straordinario lavoro con una selezione di contenuti speciali. Condivideremo alcuni video che affrontano i temi cardine dei suoi studi.

Sarà un’occasione per rivivere il suo pensiero rivoluzionario e riscoprire l’impatto profondo delle sue idee su come viviamo, lavoriamo e creiamo significato nella nostra vita.

Oggi, desideriamo approfondire ulteriormente questo argomento attraverso una metafora evocativa: la  barca a vela. Questa rappresentazione ci offre un modo innovativo per comprendere come diversi elementi della nostra vita interagiscano e influenzino il nostro benessere complessivo, permettendoci di navigare con maggiore consapevolezza e

Oggi, desideriamo approfondire ulteriormente questo argomento attraverso una metafora evocativa: la  barca a vela. Questa rappresentazione ci offre un modo innovativo per comprendere come diversi elementi della nostra vita interagiscano e influenzino il nostro benessere complessivo, permettendoci di navigare con maggiore consapevolezza e determinazione verso una vita più soddisfacente.

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TEAM BUILDING INNOVATIVO
CON FRIDAY NIGHT AT THE ER

“Si può scoprire di più di una persona in un’ora di gioco che in un anno di conversazione”

“Si può scoprire di più di una persona in un’ora di gioco che in un anno di conversazione”
Diceva Platone, già nel IV secolo a.C, ma la settimana scorsa lo abbiamo sperimentato anche noi di CapoLeader insieme a Confapi con il team building Friday Night at the ER.

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FRIDAY NIGHT AT THE ER

La mattinata è stata dedicata interamente a cercare di salvare più pazienti possibili in arrivo al Pronto Soccorso il venerdì notte.
Hai capito bene, salvare pazienti e gestire urgenze. Tutto questo nonostante i partecipanti non fossero medici. Non hanno fatto le “ore piccole”, le 24 ore erano simulate e sono state vissute in circa un’ora di gioco.

Dopo essere stati suddivisi in squadre, ciascuna delle quali rappresentava un ospedale, si sono sfidati in una competizione molto accesa. Queste condizioni hanno fatto emergere lo spirito di sfida anche a un gruppo che si definiva poco competitivo.
La mattinata si è conclusa con la proclamazione del vincitore: l’ospedale che ha avuto la miglior performance tenendo conto della qualità, dell’efficienza del servizio e anche dei costi. 

Nel pomeriggio, invece, siamo entrati nella modalità riflessione e condivisione di quanto emerso dal gioco. Abbiamo avviato una conversazione con tutte le persone di Confapi per far emergere la consapevolezza che siano un’unica entità. Esistono le suddivisioni interne per questioni organizzative, ma ogni reparto è interdipendente. Ottimizzare il reparto è necessario ma non è sufficiente. Collaborare nell’efficientare l’intero sistema organizzativo risulta la chiave per il successo, sia nel gioco che nella vita.

Se vuoi scoprire come è stata l’esperienza di Team Building Friday Night at the ER guarda il video.

BUSINESS CASE IN CONFAPI

I giochi di simulazione hanno questo potere nascosto: fanno vedere i risultati delle proprie decisioni, senza dover passare attraverso l’azione.
Con Friday Night at the ER le persone possono giocare e mettere in pratica i principi del pensiero sistemico, superando le suddivisioni in silos attraverso l’apprendimento esperienziale.

Non è stata una tradizionale giornata di Team Building – che può esser divertente, non lo mettiamo in dubbio – ma un modo di conoscersi e di andare oltre, prendendo consapevolezza ciascuno dei propri meccanismi, così da poter diventare un unico team.
Queste sono anche le ragioni per le quali abbiamo inserito nel nostro percorso di sviluppo della leadership positiva un apposito laboratorio Friday Night at the ER.

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Nell’articolo della scorsa settimana abbiamo esplorato la metafora del capitano della barca come guida della nostra vita, immaginandolo dotato di quattro abilità fondamentali che gli permettono di governare il viaggio: azione, attenzione, pensieri e motivazione. 
Queste abilità sono come ancore che lo aiutano a mantenere il controllo sulla navigazione, affrontando sia i mari calmi che le tempeste. 
Oggi vogliamo concentrarci su una di queste abilità, quella che forse più di tutte determina la qualità della rotta e la sicurezza del viaggio: l’attenzione.

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Oggi, desideriamo approfondire ulteriormente questo argomento attraverso una metafora evocativa: la  barca a vela. Questa rappresentazione ci offre un modo innovativo per comprendere come diversi elementi della nostra vita interagiscano e influenzino il nostro benessere complessivo, permettendoci di navigare con maggiore consapevolezza e determinazione verso una vita più soddisfacente.

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Diceva Platone, già nel IV secolo a.C, ma la settimana scorsa lo abbiamo sperimentato anche noi di CapoLeader insieme a Confapi con il team building Friday Night at the ER.

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Dopo essere stati suddivisi in squadre, ciascuna delle quali rappresentava un ospedale, si sono sfidati in una competizione molto accesa. Queste condizioni hanno fatto emergere lo spirito di sfida anche a un gruppo che si definiva poco competitivo.
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Friday Night at the ER – Business case in Confapi

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Con Friday Night at the ER le persone possono giocare e mettere in pratica i principi del pensiero sistemico, superando le suddivisioni in silos attraverso l’apprendimento esperienziale.

Non è stata una tradizionale giornata di Team Building – che può esser divertente, non lo mettiamo in dubbio – ma un modo di conoscersi e di andare oltre, prendendo consapevolezza ciascuno dei propri meccanismi, così da poter diventare un unico team.
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TEAM BUILDING

L’apprendimento è un processo complesso che coinvolge concentrazione, motivazione e la giusta dose di sfida. Questi aspetti sono ciò che sperimentiamo ogni volta che entriamo nello stato di Flow, ovvero uno stato mentale ottimale, caratterizzato da un completo assorbimento nell’attività svolta, massima concentrazione e soddisfazione. Ci troviamo in Flow ogni volta che il livello di difficoltà del compito che stiamo svolgendo è in equilibrio con le nostre capacità. Apprendimento e Flow, quindi, sono strettamente correlati.

Per riuscire a spiegare il legame tra apprendimento e flow, analizziamo il grafico rappresentante l’esperienza di un neoassunto in un’azienda.

flow e apprendimento

Sull’asse orizzontale sono misurate le abilità della persona, mentre su quello verticale il senso di sfida percepito del compito.

  • Arrivando in un posto nuovo, al neoassunto verrà affidato un compito semplice. Inizialmente questa persona si troverà in Flow, perchè ci sarà un bilanciamento tra compito facile e poche competenze (Pos. A).
  • Con il passare del tempo imparerà a svolgere bene questo compito, aumenterà le competenze e si avvicinerà allo stato di noia (Pos. B).
  • Sarà necessario riequilibrare competenze e sfida percepita, aumentando la difficoltà dell’attività svolta. IN questo modo la persona tornerà nello stato di Flow (Pos. C).
  • Se però aumentiamo troppo il livello di sfida rischiamo che la persona si avvicini allo stato di ansia (Pos. D).
  • Per tornare in Flow, dovremo indurre il collaboratore a lavorare sulle proprie abilità, studiando e apprendendo nuove skill, così da ribilanciare queste due variabili (Pos. E).

Guardando il grafico si può notare che si è creata una crescita a gradini che ha portato il neoassunto a raggiungere le sue massime prestazioni (Pos. G), bilanciando costantemente sfida e abilità. Da qui possiamo trarre tre importanti conclusioni:

  1. La ricerca del Flow è alla base dell’apprendimento. Aiuta a migliorare e a raggiungere le proprie prestazioni ottimali.
  2. Lavorare sull’apprendimento e sulla formazione è una delle strategie più efficaci per superare lo stato di ansia.
  3. Le persone che sperimentano il Flow e raggiungono alte prestazioni, sono più soddisfatte e motivate. Per un’azienda il Flow rappresenta un grande strumento di engagement e di produttività.

Apprendimento e Flow nelle Learning Organization

Creare un ambiente in cui ci siano le condizioni per generare Flow vuol dire mettere al primo posto l’apprendimento delle persone e di conseguenza dell’organizzazione stessa. Parliamo, quindi, di Learning Organization.

Il concetto di “learning organization” è stato sviluppato dallo studioso Peter Senge. Si riferisce a un’organizzazione che promuove e facilita l’apprendimento continuo tra i suoi membri, incoraggiando l’acquisizione di nuove conoscenze, la condivisione di informazioni e la riflessione critica sui processi organizzativi.
Le learning organization sono organizzazioni in grado di adattarsi alle situazioni con grande flessibilità. Queste organizzazioni abbracciano il cambiamento come un’opportunità di crescita trasformando le incertezze in opportunità e ridefinendo costantemente il significato di successo aziendale.

Pensiero sistemico

Uno dei cinque pilastri delle Learning Organization, secondo Peter Senge è il pensiero sistemico. Essenziale nell’integrazione delle conoscenze e nell’adattamento alle dinamiche organizzative, è alla base della creazione di un ambiente dove il sistema nel suo complesso è sempre in evoluzione attraverso l’apprendimento continuo.

Apprendimento, Flow e Pensiero sistemico sono tre concetti fondamentali per le organizzazioni moderne. Il flow, con la sua capacità di massimizzare l’efficienza e il coinvolgimento, crea un ambiente lavorativo stimolante e motivante. L’apprendimento continuo permette alle organizzazioni di adattarsi alle sfide in evoluzione, fornendo una base solida per l’innovazione e la competitività. Infine, il pensiero sistemico offre una prospettiva olistica che guida le decisioni e le strategie, promuovendo una visione a lungo termine e la capacità di anticipare i cambiamenti.

Se sei interessato ad uno strumento che permetta di allenare questi tre pilastri, abbiamo la soluzione per te: Friday Night at the ER.
Friday Night at the ER è una simulazione di un ospedale che permette alle persone di apprendere strategie innovative e collaborative per gestire sfide e ostacoli, abbattendo la mentalità a silos e promuovendo il pensiero sistemico.

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Un team building aziendale può essere definito come un insieme di attività e procedimenti volti a migliorare le dinamiche di gruppo, le relazioni e le competenze all’interno di un team o di un’organizzazione aziendale. Si concentra sullo sviluppo delle competenze di collaborazione, comunicazione, leadership e problem solving tra i membri del team, al fine di migliorare la produttività, la coesione e i risultati aziendali.
In questo articolo scopriremo l’importanza del team building e i suoi principali benefici.

Letteralmente fare un team building significa “fare squadra” o “costruzione della squadra”, cioè creare dinamiche positive che permettano il raggiungimento degli obiettivi aziendali, senza perdere di vista il benessere di tutti i membri del team di lavoro. L’obiettivo principale è creare un ambiente di lavoro positivo e stimolante, in cui i membri del team si sentano motivati, coinvolti e supportati nel raggiungimento degli obiettivi comuni dell’organizzazione.
Nonostante se ne parli da poco tempo, il concetto di team building è nato negli anni Venti, in seguito a una ricerca condotta dallo psicologo Elton Mayo, il quale ha infatti dimostrato che la produttività dei lavoratori migliora quando questi si trovano in un ambiente professionale che li valorizza e li mette a proprio agio (effetto Hawthorne).

importanza del team building

Team building adrenalinici vs role play

Esistono moltissime tipologie di team building. Tante aziende scelgono attività adrenaliniche come corsi di sopravvivenza, arrampicata o rafting. Tutte esperienze molto divertenti e coinvolgenti, ma spesso poco efficaci per gli obiettivi aziendali. Infatti, alcune di queste attività possono risultare rischiose per la sicurezza, possono portare all’esclusione di membri del team a causa di limitazioni fisiche, paure o altre ragioni personali, non mettono l’accento su competenze direttamente applicabili al lavoro quotidiano e allo sviluppo delle competenze professionali,  possono creare una competizione negativa e generano alto livello di energie e coinvolgimento per un arco temporale abbastanza limitato. L'”effetto adrenalina” tipicamente si esaurisce nel giro di una settimana.

Molto più utili risultano essere i team building basati sul role play. Vediamo le principali motivazioni:

  1. Applicabilità al contesto lavorativo: Il role play può essere progettato per simulare situazioni e scenari reali che i membri del team affrontano nella loro vita professionale quotidiana. Ciò consente ai partecipanti di mettere in pratica le competenze e le conoscenze specifiche richieste nel loro lavoro, migliorando la loro capacità di adattarsi e rispondere alle sfide del contesto aziendale.
  2. Sviluppo delle competenze comunicative ed empatiche: Il role play favorisce lo sviluppo delle competenze comunicative, inclusa l’ascolto attivo, la capacità di fare domande pertinenti e la chiarezza espressiva. Inoltre, può migliorare l’empatia e la capacità di mettersi nei panni degli altri, incoraggiando una maggiore comprensione delle prospettive e delle esigenze degli altri membri del team.
  3. Apprendimento esperienziale: Il role play offre un’opportunità di apprendimento esperienziale, in cui i partecipanti si immergono attivamente in situazioni specifiche e possono sperimentare le conseguenze delle proprie azioni. Questo tipo di apprendimento ha dimostrato di essere più efficace nel consolidare le competenze e le conoscenze, poiché coinvolge l’esperienza diretta e la riflessione sull’azione.
  4. Sviluppo delle competenze di leadership e di problem solving: Attraverso il role play, i partecipanti possono assumere ruoli di leadership e praticare le competenze necessarie per guidare e influenzare gli altri membri del team. Inoltre, il role play stimola la capacità di risolvere problemi complessi e prendere decisioni in situazioni realistiche, contribuendo così allo sviluppo di competenze manageriali.
  5. Coinvolgimento emotivo e partecipazione attiva: Il role play coinvolge gli aspetti emotivi e personali dei partecipanti, spingendoli a esprimere le proprie emozioni e a coinvolgersi attivamente nelle dinamiche di gruppo. Ciò crea un ambiente di apprendimento più coinvolgente e motivante, favorendo un apprendimento più profondo e duraturo.
  6. Flessibilità e adattabilità: Il role play può essere adattato alle esigenze specifiche dell’azienda e dei partecipanti. Può essere personalizzato per affrontare sfide specifiche che il team sta affrontando o per sviluppare competenze specifiche richieste nel contesto lavorativo.

Dopo aver capito l’importanza del team building basato sul role play in azienda, vediamo un esempio concreto.

Friday Night at the ER

Friday Night at the ER è una simulazione aziendale che sfida i team a gestire un ospedale durante un periodo simulato di 24 ore. Il gioco si svolge in squadre da quattro persone, ogni squadra rappresenta un ospedale. Ogni membro della squadra andrà ad assumere il ruolo di manager di uno dei quattro reparti previsti: pronto soccorso, chirurgia, terapia intensiva e dimissioni. L’obiettivo è quello di fornire un servizio di alta qualità a basso costo entro il tempo assegnato.

Il workshop Friday Night at the ER è svolto in presenza per far si che le persone si incontrino, collaborino, comunichino e si confrontino tra loro. Queste dinamiche hanno lo scopo di consolidare i rapporti, generare fiducia, condividere soluzioni e discutere sugli ostacoli riscontrati durante la partita.
Scegliere di svolgere un team building di questo tipo, rispetto ad attività più fisiche o outdoor ha il vantaggio di:

  • mettere in pratica le competenze e le conoscenze apprese in modo diretto e concreto
  • coinvolgere attivamente i partecipanti nell’apprendimento
  • allenare l’empatia, la comunicazione efficace, la gestione dei conflitti e la negoziazione attraverso l’interpretazione di ruoli
  • ricevere feedback immediati e costruttivi sugli approcci, le azioni e le decisioni prese durante la simulazione
  • simulare situazioni di cambiamento, sfide o problemi che possono verificarsi nel contesto lavorativo
  • rafforzare il legame tra partecipanti

Dopo aver analizzato l’importanza del team building in azienda, vuoi organizzare un workshop Friday Night at the ER nella tua organizzazione?
Manda una mail a contatta@capoleader.com

Clicca qui per vedere il simpatico explainer di Friday Night at the ER: