Pubblicati da Sara Cascio

TROVARE IL FLOW NELLE RELAZIONI: L’EQUILIBRIO TRA SFIDA E CRESCITA

ARTICOLO DEL BLOG:

TROVARE IL FLOW NELLE RELAZIONI:
L'EQUILIBRIO TRA SFIDA E CRESCITA

Le relazioni, siano esse personali o lavorative, sono il cuore pulsante della nostra esistenza. 

Le relazioni, siano esse personali o lavorative, sono il cuore pulsante della nostra esistenza. 

Ogni giorno interagiamo con colleghi, amici, familiari, e partner, creando una rete di connessioni che dà forma alla nostra vita. 

Ma cosa rende una relazione davvero buona? E come possiamo applicare il concetto di flow nelle nostre interazioni quotidiane?

Scopriamolo insieme in questo nuovo articolo della Palestra del Flow.

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I PILASTRI DI UNA BUONA RELAZIONE

Una relazione solida si basa su quattro pilastri fondamentali: fiducia, rispetto reciproco, comunicazione aperta e comprensione empatica. Questi elementi sono indispensabili sia nei rapporti personali che in quelli professionali, anche se assumono forme diverse a seconda del contesto.

La fiducia è alla base di ogni rapporto duraturo. Senza di essa, le relazioni si deteriorano rapidamente. 

Il rispetto reciproco, d’altra parte, implica riconoscere l’autonomia e il valore dell’altra persona, evitando giudizi e pregiudizi. 

La comunicazione aperta è il canale attraverso il quale le relazioni si sviluppano e si rafforzano, permettendo di affrontare i conflitti e trovare soluzioni condivise. 

Infine, la comprensione crea empatia, permettendoci di vedere le cose dalla prospettiva dell’altro.

IL FLOW NELLE RELAZIONI

Nelle relazioni, il Flow emerge quando c’è un perfetto equilibrio tra le sfide che affrontiamo e le nostre capacità di gestirle. Questo equilibrio è dinamico e può variare nel tempo e nelle circostanze. Quando siamo in uno stato di flow relazionale, le interazioni con l’altro fluiscono senza sforzo, alimentando una sensazione di sintonia e cooperazione.

La sfida relazionale può presentarsi in molte forme: risolvere conflitti, affrontare divergenze di opinione, gestire emozioni complesse o trovare compromessi. Se queste sfide sono troppo facili, la relazione può diventare monotona e priva di stimoli. D’altro canto, se le sfide sono troppo grandi rispetto alle nostre abilità, rischiamo di sentirci sopraffatti, portando a frustrazione e, in alcuni casi, alla rottura del rapporto.

Le abilità relazionali comprendono una vasta gamma di competenze, come la capacità di ascoltare attivamente, di comunicare in modo efficace, di gestire lo stress e di essere empatici. Queste abilità possono essere apprese e sviluppate nel tempo, permettendo di affrontare sfide sempre più complesse e di mantenere la relazione in uno stato di flow.

Ogni relazione, per quanto forte, incontrerà inevitabilmente delle sfide. Queste difficoltà, se affrontate in modo costruttivo, possono diventare opportunità di crescita personale e relazionale. L’importante è riconoscere le sfide come parte integrante del percorso, piuttosto che come ostacoli insormontabili.

Riconoscere le proprie abilità è il primo passo per affrontare con successo le sfide relazionali. Se ci troviamo in difficoltà, può essere utile riflettere su quali competenze possiamo sviluppare per gestire meglio la situazione. Ad esempio, se un conflitto con un collega ci mette in difficoltà, potremmo dover lavorare sulla nostra capacità di negoziare o di gestire lo stress. In una relazione personale, potremmo dover migliorare la nostra capacità di esprimere i sentimenti in modo chiaro e assertivo.

Accettare le sfide come opportunità di crescita ci permette di trasformare ogni ostacolo in un passo avanti verso una relazione più forte e più autentica. Questo atteggiamento di apertura ci consente di mantenere il flow anche nei momenti di difficoltà, facendo sì che la relazione evolva in una direzione positiva.

METTITI ALL’OPERA

Prenditi un momento per te, in un luogo tranquillo dove puoi riflettere senza distrazioni. Porta con te un quaderno e una penna, perché ciò che scriverai ti aiuterà a fare chiarezza sulle dinamiche delle tue relazioni.

Passo 1: Identifica una Relazione Significativa

Pensa a una relazione importante nella tua vita. Potrebbe essere con un amico, un collega, un partner, o un familiare. Prendi nota del nome della persona e del tipo di relazione che avete. Questo ti aiuterà a focalizzarti mentre esplori le sfide e le abilità coinvolte.

Passo 2: Rifletti sulle Sfide

Ora, prenditi un attimo per pensare alle difficoltà che affronti in questa relazione. Ci sono problemi di comunicazione? Divergenze di opinione che causano tensioni? Forse ci sono emozioni difficili da gestire o situazioni in cui non riesci a trovare un compromesso. Scrivi tutte queste sfide. Non c’è bisogno di giudicare o di cercare soluzioni in questo momento; semplicemente prendi nota di ciò che emerge.

Passo 3: Analizza le Tue Abilità

Dopo aver elencato le sfide, pensa alle abilità che metti in campo per affrontarle. Sei bravo ad ascoltare? Riesci a mantenere la calma durante i conflitti? Sei empatico o abile nel trovare soluzioni creative? Scrivi tutte le abilità che ritieni di possedere e che ti aiutano a gestire queste situazioni difficili.

Passo 4: Identifica le Aree di Crescita

Ora, considera le sfide che ti risultano più impegnative. C’è qualcosa che fatichi a superare? Potrebbe essere un segnale che ti manca qualche abilità specifica o che c’è spazio per migliorare. Pensa a quali competenze potresti sviluppare per affrontare meglio queste difficoltà. Scrivi quali abilità vorresti rafforzare.

Passo 5: Pianifica un’Azione Concreta

Scegli una delle abilità che hai identificato come area di crescita e pensa a un’azione concreta che puoi intraprendere per svilupparla. Forse potresti leggere un libro sulla comunicazione assertiva, partecipare a un workshop, o semplicemente fare un piccolo sforzo quotidiano per ascoltare più attentamente l’altra persona. Scrivi un piccolo obiettivo su cui puoi iniziare a lavorare subito.

 

Il segreto per mantenere una relazione sana e appagante sta nella capacità di accogliere le sfide come opportunità di crescita, sviluppando continuamente le proprie abilità e mantenendo vivo lo stato di flow. Così facendo, possiamo costruire legami profondi e duraturi, che ci accompagnano nel nostro percorso di vita, rendendolo più ricco e significativo.

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Essere consapevoli significa fermarsi un attimo e chiedersi:

Come sto?

Perché sto reagendo così?

Che impatto ha il mio comportamento sugli altri?

Non è introspezione fine a sé stessa. È la base invisibile di ogni buona leadership.
Un leader consapevole sa quando è centrato e quando è fuori fase. Sa cosa lo motiva, cosa lo fa perdere la bussola, e cosa lo riporta al timone. E solo da lì, può davvero mettersi al servizio del team.
Abbiamo parlato di ascolto, fiducia, confronto autentico.
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Perché quando un team non collabora, l’azienda comincia a perdere. Soldi veri.
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CAPOLEADER SOSTIENE MAKE-A-WISH

CapoLeader crede che il benessere, la motivazione e il senso profondo di realizzazione – ciò che chiamiamo Flow – non debbano essere un privilegio per pochi.

Per questo abbiamo deciso di donare l’1% del nostro fatturato a Make-A-Wish Italia, l’organizzazione che ogni giorno realizza i desideri di bambini affetti da gravi malattie, restituendo loro speranza, forza e gioia.


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TEAM FLOW: L’ARMONIA CHE FA LA DIFFERENZA

Hai mai vissuto un momento sul lavoro in cui nessuno controlla l’orologio, la chat aziendale è stranamente silenziosa (ma non perché siete tutti su LinkedIn), e le idee viaggiano come palline di ping pong tra colleghi sorridenti?

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COME RENDERE PIU’ PIACEVOLE IL TUO AMBIENTE DI LAVORO

ARTICOLO DEL BLOG:

COME RENDERE PIU' PIACEVOLE
IL TUO AMBIENTE LAVORATIVO

Possiamo modificare il nostro ambiente di lavoro per renderlo più piacevole? La risposta è si.

Possiamo modificare il nostro ambiente di lavoro per renderlo più piacevole? La risposta è si.

Nell’articolo di oggi della nostra “Palestra del Flow” capiremo come fare.

Ciascuno di noi ha il potere di influenzare il proprio ambiente di lavoro per renderlo più piacevole, accogliente e stimolante. 

Non siamo semplicemente spettatori passivi delle condizioni che ci circondano; abbiamo la capacità di apportare modifiche che possono migliorare significativamente la nostra esperienza quotidiana. 

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IL FLOW AL LAVORO

Il modo migliore per ottenere questo cambiamento è coltivare il flow, quello stato di totale immersione e soddisfazione in cui siamo così concentrati su ciò che facciamo che il tempo sembra volare, e il lavoro diventa non solo più produttivo, ma anche profondamente gratificante. 

Il flow ci permette di affrontare le sfide con entusiasmo, di lavorare con maggiore creatività e di sentirci più motivati e appagati.

Portare il flow nel nostro ambiente di lavoro non richiede rivoluzioni drastiche; spesso, sono i piccoli cambiamenti a fare la differenza.

Questi aggiustamenti possono includere la riorganizzazione dello spazio di lavoro per ridurre le distrazioni, la definizione di obiettivi chiari e raggiungibili, o la creazione di routine che ci aiutino a entrare nello stato mentale giusto. 

Anche semplici modifiche possono trasformare il nostro spazio di lavoro in un luogo dove il flow può emergere naturalmente, con il risultato di migliorare il nostro benessere, ridurre lo stress e aumentare la nostra motivazione intrinseca. 

Quando riusciamo a coltivare il flow, non solo miglioriamo la nostra produttività, ma rendiamo il nostro lavoro un’esperienza più appagante e significativa.

METTITI ALL’OPERA: IL METODO DELLE 4D

Ora tocca te. Per rendere più piacevole il tuo ambiente di lavoro ti proponiamo un esercizio basato sull’Appreciative Inquiry: il Metodo delle 4D. L’Appreciative Inquiry (AI) è un approccio al cambiamento organizzativo incentrato sulla valorizzazione degli aspetti positivi e sul potenziamento delle risorse già esistenti in azienda. Piuttosto che focalizzarsi su problemi o deficit, l’AI mira a scoprire e rafforzare ciò che funziona bene, guidando i dipendenti verso direzioni costruttive e motivanti. Attraverso la condivisione di storie di successo, questo metodo valorizza le capacità passate e presenti delle persone, stimolando discussioni che generano nuove idee e tracciano percorsi innovativi per il futuro. Il Metodo delle 4D si basa su quattro step da seguire:

1. Discover: scopri cosa sta funzionando bene all’interno del tuo ambiente lavorativo. 

■ Qual è stato il miglior momento che hai vissuto lavorando nel tuo ambiente attuale? Cosa lo ha reso così positivo?
■ Quali aspetti apprezzi delle tue modalità lavorative?
■ Riesci a ricordare un momento in cui hai risolto un problema lavorativo molto impegnativo? Cosa è successo? Cosa hai fatto per contribuire a creare la soluzione?

2. Dream: rifletti su cosa ti piacerebbe migliorare.

■ Se questo luogo funzionasse al meglio, cosa accadrebbe?
■ Quali sono i tuoi sogni per l’organizzazione?
■ Se avessi una bacchetta magica, quali cambiamenti implementeresti per rendere questo posto migliore e più di successo?

3. Design: Sviluppa un piano d’azione per realizzare i sogni emersi.

Concentrati sulle azioni concrete che ti servono per raggiungere questi obiettivi. Quali sono le modalità e le tempistiche? Quali sono gli indicatori che ti fanno capire di esserti avvicinato al tuo obiettivo?

4. Deliver: implementa i piani e le azioni ideati nella fase di progettazione.

E’ arrivato il momento di mettere in pratica il tuo piano d’azione.

Facciamo ora un esempio concreto di come si possa applicare questo metodo con azioni molto semplici. Ecco la storia di Paolo.

1. Discover: Scopri cosa sta funzionando bene

Un mercoledì pomeriggio, Elisa, una delle colleghe di Paolo, porta in ufficio una scatola di cioccolatini da condividere con il team. Questo gesto crea subito un’atmosfera più rilassata e positiva. I colleghi si prendono una pausa per gustare i cioccolatini insieme, il che porta a conversazioni spontanee e a un senso di comunità. Questo momento è particolarmente apprezzato, dimostrando come piccoli atti di gentilezza possano migliorare l’umore e la coesione all’interno del team.

2. Dream: Rifletti su cosa ti piacerebbe migliorare

Dopo aver vissuto quel momento positivo, Paolo riflette su come potrebbe essere l’ambiente di lavoro se tali occasioni di condivisione si verificassero più frequentemente. Immagina un ufficio in cui, ogni settimana, un collega diverso porti dolci o spuntini, creando così una tradizione settimanale. Questa idea potrebbe contribuire a mantenere alto il morale e a rafforzare il legame tra i membri del team.

3. Design: Sviluppa un piano d’azione

Paolo decide di trasformare questa idea in realtà. Organizza una riunione con il team per discutere e pianificare l’implementazione. La proposta è di instaurare una tradizione settimanale in cui, ogni venerdì pomeriggio, un collega diverso porterà dolci o spuntini per concludere la settimana lavorativa con un momento di convivialità. Si crea un calendario condiviso per organizzare i turni e si stabiliscono alcune linee guida: i dolci possono essere fatti in casa o acquistati, purché il gesto di condivisione rimanga al centro. Il successo dell’iniziativa verrà monitorato tramite il feedback dei colleghi e l’osservazione dell’impatto sull’atmosfera lavorativa.

4. Deliver: Implementa i piani e le azioni

La settimana successiva, Paolo segue il piano e porta dei biscotti fatti in casa il venerdì pomeriggio. Il team si riunisce per una pausa caffè più lunga del solito, condividendo i dolci e chiacchierando in modo informale. L’iniziativa riceve subito apprezzamenti e diventa un appuntamento atteso da tutti. Con il passare delle settimane, il calendario viene rispettato e l’iniziativa si consolida, contribuendo a un ambiente lavorativo più sereno e unito. La tradizione dei dolci settimanali diventa una parte integrante della cultura dell’ufficio.

Il Metodo delle 4D dell’Appreciative Inquiry offre un approccio efficace per migliorare l’ambiente lavorativo attraverso l’enfasi sugli aspetti positivi e la valorizzazione delle risorse esistenti. 

Scrivici nei commenti quali azioni vorresti implementare nel tuo ambiente di lavoro.

 

Bibliografia

  1. Cooperrider, D., & Whitney, D. D. (2005). Appreciative inquiry: A positive revolution in
    change. Berrett-Koehler Publishers.
  2. Cooperrider, D., Whitney, D. D., & Stavros, J. (2008). The appreciative inquiry
    handbook: For leaders of change. Berrett-Koehler Publishers.Paolo

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