Cos’è l’antifragilità e come si fa a diventare antifragili? L‘antifragilità è un concetto introdotto dall’economista Nassim Nicholas Taleb, rappresenta l’opposto della fragilità e il superamento della resilienza.
Mentre la resilienza è la capacità di tornare alla condizione originaria dopo aver subito uno stress, l’antifragilità è la capacità di prosperare e crescere in seguito a uno stress.
“L’antifragilità va al di là della resilienza e della robustezza. Ciò che è resiliente resiste agli shock e rimane identico a se stesso; l’antifragile migliora.”
Nassim Nicholas Taleb.
Quando capita un evento negativo, solitamente pensiamo che questo rappresenti una disgrazia, una sfortuna o qualcosa che vorremmo cancellare dalla nostra vita, di conseguenza reagiremo con rabbia, tristezza e preoccupazione. Quando agiamo in questo modo siamo “fragili”. Ciò che l’antifragilità ci insegna è la capacità di vedere questi eventi come la nostra più grande opportunità per crescere, imparare e migliorare.
Tutto ciò che etichettiamo erroneamente come “fallimento”, “cadute” ed “errori” rappresentano, invece, delle tappe fondamentali per la nostra evoluzione e se gestiti correttamente possono diventare per noi degli acceleratori di crescita. La paura del fallimento è una delle molte resistenze che ci impedisce di metterci in gioco e correre dei rischi. Siamo così spaventati di quello che potrebbe capitare, che preferiamo rimanere nella nostra zona di comfort, pensando che in quel modo saremo al sicuro, ma rimanere in quella zona non ci permette di evolvere. Diventare antifragili vuol dire mettersi in gioco, rischiare, sbagliare, cadere, rialzarsi e continuare il nostro percorso.
Siamo così spaventati dal fatto di non poter avere il controllo sugli eventi futuri, da rimanere bloccati anche quando non siamo più felici. Preferiamo non cambiare lavoro, non lasciare il nostro partner o non cambiare una situazione che ci provoca sofferenza solo perchè pensiamo che il futuro possa essere peggiore. E se fosse migliore? L’incertezza e l’ignoto sono parte della natura umana, vanno accolti con curiosità, non creandoci aspettative su quello che potrebbe capitare, ma semplicemente vivendo il presente momento per momento.
Le 5 competenze
Viviamo in un mondo Vuca, dove la realtà che circonda è volatile, incerta, complessa e ambigua. Diventare antifragili è il modo migliore per affrontare le sfide che giungono sul nostro cammino, imparando da esse. Questo processo ci permette di crescere costantemente e conoscerci meglio, per essere felici nonostante gli eventi “negativi”.
Come si diventa antifragili?
Vediamo quali sono le cinque competenze da allenare e sviluppare per accogliere l’incertezza trasformandola in una nostra risorsa:
- Abbracciare e bilanciare il rischio: bisogna imparare a prendere coraggio e fare un salto verso l’ignoto. Questo vuol dire esporsi, osare, mettersi in gioco, con il pericolo di sbagliare e di essere feriti. Il rischio è parte integrante della nostra evoluzione, ci permette di abbandonare il nostro pilota automatico vivendo situazioni nuove e affrontando con consapevolezza le nostre emozioni.
- La capacità di sperimentare: i cambiamenti avvengono continuamente, ciò che cambia è il modo in cui viviamo un cambiamento inaspettato. Le scelte sono due: possiamo viverlo passivamente, sentendoci delle vittime di un mondo ingiusto, oppure possiamo viverlo attivamente, cogliendo le infinite possibilità e opportunità che possono trasformare la nostra vita, rendendola sempre migliore. Sperimentare vuol dire uscire dalla via maestra, percorrendo strade alternative o creando noi nuovi sentieri.
- Dimostrare la consapevolezza di sé: imparare a conoscersi ed accogliersi così come siamo è un passo fondamentale per diventare antifragili. Ognuno di noi vede la realtà attraverso le lenti delle proprie convinzioni e idee. Riconoscere quali siano le convinzioni limitanti è molto utile per trasformarle in convinzioni potenzianti che ci permettano di esprimere al meglio le nostre risorse interiori. La nostra autostima dipende solo da noi, nessuno può dirci quanto valiamo e nessun giudizio ha il potere di trasformarci, se non il nostro. Conoscendo meglio noi stessi impariamo ad essere autentici e abbandoneremo tutte quelle “maschere” che indossavamo per piacere o accontentare gli altri, anche se questo vorrà dire non piacere a tutti.
- L’apprendimento veloce: per diventare antifragili è necessario sviluppare la nostra capacità di apprendere dagli errori, decodificando i messaggi contenuti nelle esperienze che viviamo. Dobbiamo compiere due operazioni di fronte ad un errore: la prima è comprendere come far meglio la prossima volta, la seconda è chiederci quale sia l’apprendimento interiore che possiamo acquisire. Gli eventi dolorosi che affrontiamo durante la nostra vita, quindi, vanno per prima cosa accolti, poi compresi e infine trasformati in risorse.
- Dare priorità senza scrupoli: abbiamo la responsabilità di vivere la vita che desideriamo e per farlo dobbiamo, per prima cosa, capire quali siano le nostre assolute priorità. L’ambiente in cui viviamo è complesso e interconnesso e ci spinge a dedicare la nostra attenzione a molteplici aspetti, alcuni di questi potrebbero essere inconcludenti e allontanarci dalle nostre reali priorità. E’ per questo che oggi diventa molto più importante saper gestire al meglio il nostro tempo e fissare le nostre reali priorità. Inoltre, se sprechiamo tutto il nostro tempo in attività poco importanti ci sentiremo insoddisfatti.
Per diventare antifragili e affrontare efficacemente il mondo Vuca, è importante valutare e sviluppare queste 5 competenze. Noi di CapoLeader abbiamo pensato ad un percorso che permetta alla persona di sperimentare, in modo sicuro, un contesto volatile, incerto, complesso e ambiguo. Attraverso FLIGBY, un simulatore di leadership, i partecipanti assumeranno il ruolo di Direttore Generale di un’azienda vinicola californiana e affronteranno gli ostacoli e le sfide tipiche del mondo Vuca. Inoltre, alla fine della partita verrà restituito ai partecipanti un report sulla predisposizione al VUCA, analizzando i punteggi ottenuti sulle 5 competenze descritte sopra.
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Sara Cascio
Riferimenti bibliografici:
Giuseppe Vercelli, Gabriella d’Albertas, Antifragili. Fai della fragilità il tuo punto di forza e dell’incertezza un cavallo di battaglia, Feltrinelli, Milano 2021