Essere Felici? ecco il segreto!

Cosa ci spinge ad essere felici

E’ da parecchio tempo che rifletto sul fatto che, nonostante la situazione difficile che stiamo affrontando, molte persone riescono comunque ad essere felici. La mia riflessione si sviluppa sul comprendere quali siano i fattori che ci portano ad essere felici. Dal momento che la vita è in questo momento ricca di privazioni, lavoro, denaro, relazioni e possibilità di muoversi liberamente, quali sono gli elementi che portano gratificazione alla nostra vita?

Sicuramente non sono elementi esterni o ambientali, la gratificazione non arriva da oggetti, denaro, vacanze o quanto altro. Escludendo questi ci rimangono fattori intrinsechi di gratificazione. Quelli che gli psicologi positivi chiamano autotelici (dal greco auto,”sé”, e telos, “obiettivo”, fine) come ad esempio le emozioni positive, le forze personali e le connessioni sociali che stiamo costruendo con il mondo che ci circonda. Non cerchiamo apprezzamento o una retribuzione ma, l’atto stesso di quello che facciamo, il piacere di essere pienamente impegnati, sono sufficienti. Compiamo un lavoro autotelico perché ci coinvolge completamente, e perché un impegno intenso è lo stato emotivo più piacevole, soddisfacente e dotato di significato che possiamo sperimentare.

E’ per questo che stiamo dedicandoci in lavori di ogni tipo, a volte anche molto duri, giardinaggio, lavoretti fai da te, pulizie e riordino di armadi e cantine. Facendo tutto questo raggiungiamo un livello alto di soddisfazione e in definitiva siamo più felici. E’ sorprendente notarlo perché va contro quello che molti di noi sono portati a credere – la vita deve essere in un certo modo perché possiamo essere felici, e che, quanto più facile sarà la vita tanto più saremo felici.

Il serbatoio della felicità

Questa impostazione ha una conferma che arriva dalla biologia. I nostri cervelli e i nostri corpi producono sostanze neurochimiche e sensazioni fisiologiche che sperimentiamo, in quantità e combinazioni diverse, come piacere, godimento, soddisfazione, estasi, gioia e ogni altro stato identificato come felicità. Siamo noi che inneschiamo questi stati attraverso delle attività autoteliche.

Affrontando un compito difficile, come aggiustare un elettrodomestico, il nostro cervello produce una scarica di adrenalina, l’ormone che regola l’eccitazione, e questa ci fa sentire fiduciosi, pieni di energie e motivati. Se riusciamo a portare a compimento un’attività che riteniamo difficile, ad esempio un cruciverba o un sudoku molto complicato viene liberato un cocktail di noradrenalina, adrenalina e dopamina, tre sostanze che combinate ci fanno sentire soddisfatti, orgogliosi e fortemente eccitati. Quando facciamo ridere o sorridere qualcuno viene rilasciata dopamina, un neurotrasmettitore che da impulso al piacere e alla gratificazione. Quando troviamo sul web storie, video o discorsi che riteniamo “toccanti” di fatto attiviamo il nervo vago che ci fa sentire un nodo in gola o il riflesso pilomotore che ci provoca brividi di piacere o la famosa pelle d’oca.

Il problema è che pochi di noi sono consapevoli di avere a disposizione questi sistemi e non li utilizziamo quasi per nulla volontariamente. Non pensiamo alla felicità come a qualcosa che è già a nostra disposizione nel nostro corpo, come se fosse un serbatoio dal quale attingere per stare bene. Abbiamo la capacità biologica di creare la stessa felicità attraverso un duro lavoro, e tanto più è duro tanto più aumentano le nostre capacità di creare felicità.

Quali sono le gratificazioni che risultano essenziali per produrre felicità?

I 4 segreti della Felicità

Si classificano in 4 gruppi principali:

  • Desiderio di un lavoro soddisfacente. Ognuno lo identifica soggettivamente ma tutti ricercano di esser immersi in attività definite e provanti, che ci permettano di sperimentare il risultato del nostro impegno.
  • Ricerca del successo. Aspiriamo ad ottenere risultati eccellenti che ci permettano di dimostrare le nostre qualità e vogliamo progredire sempre di più nel tempo.
  • Volontà di essere connessi socialmente. Siamo creature altamente sociali, anche i più introversi trovano soddisfazione nel passare del tempo con le persone che apprezzano e al quale sono affezionati. Ci piace condividere esperienze e creare relazioni.
  • Identificazione di un significato. Amiamo la possibilità di far parte di qualcosa più grande di noi stessi. Vogliamo dare un contributo al mondo che vada al di là delle nostre vite individuali.

Combinare queste 4 aree di gratificazione intriseche ci permette di migliorare la nostra esistenza e sono le fondamenta per essere felici nel lungo termine contrariamente alle gratificazioni estrinseche come la ricchezza, la fama e la bellezza che invece ci ostacolano nel lungo termine e ci impediscono di ottenere un’esistenza felice.

Questo periodo di emergenza sta mettendo in discussione proprio questo e ci obbliga a scoprire il segreto della felicità sta a noi dove andare a cercarla e cosa privilegiare, è importante sapere però che abbiamo già tutto a disposizione per vivere felicemente, basta cercare nel posto giusto….

Dentro di noi!

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