esternare emozioni

ESTERNARE LE PROPRIE EMOZIONI

palestra del flow

Eccoci ad un nuovo appuntamento con “La Palestra del Flow“, la nostra rubrica settimanale dedicata a rendere concreti i concetti legati all’essere nello stato di Flow. L’obiettivo è allenarci insieme per imparare a raggiungere il flow nella nostra vita quotidiana, trovando equilibrio e benessere. Questa settimana ci concentriamo sull’importanza di esternare le proprie emozioni dopo un evento negativo e su come questo possa migliorare il nostro benessere generale, sia nella vita personale che professionale.

Tutti noi, prima o poi, ci troviamo ad affrontare momenti difficili nella vita. Che si tratti della perdita di una persona cara, di un fallimento lavorativo o di una delusione amorosa, è normale provare emozioni negative. Spesso, però, tendiamo a trattenere queste emozioni, a nasconderle e a far finta che vada tutto bene, soprattutto in ambito lavorativo. Ma, reprimere ciò che proviamo può fare più male che bene. Esternare le proprie emozioni, invece, può portare molti benefici e aiutare a superare meglio le difficoltà, sia nella vita personale che professionale.

Imparare a gestire e esternare le nostre emozioni in modo efficace è un passo fondamentale per entrare nello stato di flow poichè ci permetterà di affrontare le sfide con una maggiore serenità e forza interiore.

Il Rischio di Reprimere le Emozioni

Trattenere le emozioni non significa eliminarle. Quando non esprimiamo quello che sentiamo, le emozioni tendono a rimanere dentro di noi, accumulandosi e diventando sempre più forti. Questo può portare a vari problemi, come stress cronico, ansia, depressione, difficoltà a dormire e perfino problemi fisici come mal di testa, pressione alta e disturbi allo stomaco. Inoltre, reprimere le emozioni può causare improvvisi scoppi di rabbia o pianto, difficili da controllare, creando tensioni anche in ambito lavorativo.

Perché è importante esternare le emozioni

1. Riconoscere e Accettare: parlare delle nostre emozioni ci aiuta a riconoscerle e ad accettarle. Accettare che stiamo provando dolore, rabbia o tristezza è il primo passo per poterle affrontare.
2. Ridurre lo Stress: esprimere ciò che proviamo può ridurre lo stress accumulato. Parlare con un amico, un familiare, un collega di fiducia o un terapeuta può dare un grande sollievo.
3. Elaborare e Risolvere: condividere i nostri sentimenti ci permette di elaborare l’evento negativo e di trovare soluzioni o nuovi punti di vista. Questo ci aiuta a capire meglio noi stessi e le nostre reazioni.
4. Ricevere Supporto: esternare le emozioni ci dà la possibilità di ricevere supporto dagli altri. Avere qualcuno che ci ascolta e ci sostiene è fondamentale nei momenti difficili.
5. Migliorare le Relazioni: essere aperti riguardo ai nostri sentimenti può migliorare la comunicazione e rafforzare le relazioni con gli altri. La sincerità crea fiducia e comprensione reciproca.
6. Produttività e Ambiente di Lavoro: in un contesto lavorativo, esternare le emozioni in modo appropriato può migliorare la produttività e contribuire a creare un ambiente di lavoro più sereno e collaborativo. I colleghi che comunicano apertamente sono più propensi a risolvere i conflitti e a lavorare meglio insieme.

Quando reprimiamo le nostre emozioni, spesso non ci rendiamo conto che dietro di esse si nasconde un bisogno non soddisfatto. Prendere del tempo per riflettere su questo aspetto può aiutarci a capire meglio noi stessi e le nostre reazioni. Per esempio, se proviamo rabbia dopo un conflitto con un collega, potrebbe essere che il nostro bisogno di riconoscimento non sia stato soddisfatto. Analizzare questi bisogni nascosti ci permette di affrontarli direttamente. Invece di lasciare che le emozioni represse influenzino negativamente la nostra vita e il nostro lavoro, possiamo cercare di soddisfare questi bisogni in modi costruttivi.

Come esternare le emozioni

Esternare le emozioni non significa sfogarsi in modo incontrollato. Ci sono molti modi sani e costruttivi per farlo. Ecco alcune idee:
Scrivere un diario: mettere per iscritto i nostri pensieri e sentimenti può aiutare a riflettere e a liberarci dal peso emotivo.
Attività creative: dipingere, disegnare, suonare uno strumento o qualsiasi altra forma di espressione artistica può essere un buon modo per canalizzare le emozioni.
Fare esercizio fisico: l’attività fisica riduce lo stress e può aiutarci a sfogare la tensione emotiva.
Rivolgersi a un professionista: parlare con un terapeuta può offrire uno spazio sicuro per esplorare e capire meglio le nostre emozioni.
Comunicazione sul lavoro: stabilire momenti di confronto con i colleghi o con il proprio supervisore può essere utile per affrontare le tensioni e migliorare la collaborazione.

Esternare le proprie emozioni dopo un evento negativo è un gesto di cura verso noi stessi. Non si tratta di essere deboli, ma di riconoscere il nostro valore e prenderci il tempo necessario per guarire. Le emozioni fanno parte di noi e dare loro spazio e voce può portare a una vita più equilibrata e soddisfacente, migliorando anche il nostro rendimento e le relazioni sul lavoro. Invece di nascondere il dolore, affrontiamolo con coraggio e trasparenza, permettendo a noi stessi di crescere e trovare nuova forza nelle avversità.

Vediamo un esempio reale

Immaginiamo che Luca abbia avuto un forte litigio con un collega durante una riunione. Entrambi hanno punti di vista diversi su un progetto importante e la discussione è degenerata, lasciando Luca arrabbiato e frustrato. Invece di affrontare subito le sue emozioni, Luca decide di reprimerle, continuando a lavorare come se nulla fosse accaduto. Nei giorni successivi, però, Luca nota che la sua produttività è diminuita e che il suo rapporto con il collega è diventato teso e freddo.

Ora, consideriamo un approccio diverso. Dopo la riunione, Luca decide di prendersi del tempo per riflettere su quanto accaduto. Prima di tutto, Luca si concede una pausa per fare una passeggiata e calmarsi. Poi, al ritorno in ufficio, prende un momento per scrivere un’email al suo collega, chiedendo scusa per il tono usato e proponendo un incontro per chiarire le cose.

Durante questo tempo di riflessione, Luca realizza che dietro la sua rabbia si nascondeva un bisogno non soddisfatto di rispetto e riconoscimento per il suo lavoro. Riflettere su questo aspetto gli permette di comprendere meglio le sue emozioni e di affrontare la situazione in modo più costruttivo. Durante l’incontro con il collega, Luca esprime apertamente non solo le sue emozioni, ma anche i suoi bisogni, spiegando come si è sentito durante la discussione e ascoltando attentamente il punto di vista del collega. Insieme, trovano un terreno comune e stabiliscono una strategia per lavorare meglio insieme. Questo confronto sincero permette a entrambi di liberarsi del risentimento e di ripristinare un rapporto di collaborazione e rispetto reciproco.

Mettiti all’opera: esternare le proprie emozioni

Per questa settimana, vi proponiamo un esercizio concreto per allenarvi a esternare le emozioni e raggiungere un migliore equilibrio emotivo. Questo esercizio vi aiuterà a riconoscere e esprimere le vostre emozioni in modo costruttivo, favorendo il benessere personale e professionale.

Istruzioni:

  1. Trova un Momento di Calma: Scegli un momento della giornata in cui puoi stare da solo in un luogo tranquillo, senza distrazioni.
  2. Scrivi nel Diario:
    • Riflessione Quotidiana: Ogni sera, prima di andare a dormire, prenditi 15-30 minuti per riflettere sulla tua giornata. Scrivi nel diario tutte le emozioni che hai provato durante il giorno. Non limitarti solo agli eventi negativi, ma annota anche quelli positivi.
    • Descrizione delle Emozioni: Descrivi in dettaglio ogni emozione che hai provato. Cerca di essere il più specifico possibile. Ad esempio, invece di scrivere “ero arrabbiato”, prova a descrivere cosa ha scatenato quella rabbia e come ti sei sentito fisicamente ed emotivamente.
    • Identificazione dei Bisogni: Dopo aver descritto le emozioni, rifletti sui bisogni non soddisfatti che potrebbero esserci dietro. Ad esempio, se hai provato rabbia durante una riunione, potrebbe essere che il tuo bisogno di essere ascoltato e rispettato non sia stato soddisfatto. Scrivi questi bisogni nel diario.
  3. Esternazione Costruttiva:
    • Condivisione: Se ti senti a tuo agio, condividi alcune delle tue riflessioni con una persona di fiducia, come un amico, un familiare o un collega. Parla delle emozioni che hai provato e dei bisogni che hai identificato.
    • Azione: Pensa a modi costruttivi per soddisfare i tuoi bisogni. Ad esempio, se hai capito che hai bisogno di essere più ascoltato al lavoro, potresti programmare una riunione con il tuo supervisore per discutere dei tuoi sentimenti e proporre soluzioni.
  4. Utilizzo di app per la misurazione della soddisfazione: noi di CapoLeader abbiamo provato ed utilizziamo Qomprendo, un’app molto valida a questo fine che permette all’utente di dare un feedback a fine giornata sulle emozioni provate e sul livello di soddisfazione sperimentato nel corso della giornata.

Siamo curiosi di scoprire da voi come va il monitoraggio delle vostre emozioni. Attendiamo vostri commenti!

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