Cos’è l’ikigai?
Che cos’è l’Ikigai? Non esiste una traduzione vera e propria per questa parola giapponese, ma il suo significato letterale può essere inteso come il “senso della vita” o “ragione per cui vale la pena esistere”. In altre parole l’ikigai rappresenta il motivo per cui ci alziamo ogni mattina con entusiasmo.
L’ikigai è considerato come uno dei predittori di una vita lunga, attiva e sana, infatti molte ricerche hanno dimostrato che le persone dotate di un forte ikigai presentano un’aspettativa di vita superiore rispetto a chi non ha ancora trovato il proprio senso della vita.
Questo è il motivo per cui nel villaggio giapponese di Ogimi, nel nord dell’isola di Okinawa, le persone presentano l’aspettativa di vita più alta del mondo. In particolare, secondo l’ultimo censimento, 15 dei 3.000 abitanti del villaggio di Ogimi sono centenari e centosettantuno sono ultranovantenni. Okinawa è chiamata l’isola dei centenari proprio perchè non è insolito vedere per le strade gente molto anziana girare in bicicletta, ballare, coltivare l’orto e godersi la vita.
Secondo la cultura giapponese, ognuno di noi possiede un ikigai. Ci vuole tempo per trovarlo, non è sempre facile, ma quando lo si trova, ogni giornata diventa ricca di soddisfazione e felicità. È come se fosse un tesoro nascosto dentro di noi e per cercarlo abbiamo bisogno di una mappa che ci indichi la strada.
In particolare, per trovare il proprio ikigai bisogna riflettere su quattro principali aree tematiche:
- Ciò che amiamo fare
- Ciò in cui siamo bravi
- Ciò di cui il mondo ha bisogno
- Ciò per cui possiamo essere pagati
Intersecando queste quattro aree troviamo il nostro personale ikigai, che ci guiderà come una bussola verso le cose che ci donano più entusiasmo, motivazione e rispecchino i nostri valori più profondi.
Lo scopo di questa ricerca è quello di arrivare alla conoscenza di sé, alla scoperta di ciò che dà senso e realizzazione alla propria quotidianità così da sentire di condurre un’esistenza piena, soddisfacente e degna di essere vissuta.
Per capire meglio cosa intendiamo, facciamo un esempio concreto di ikigai: la musica per un pianista.
- Un pianista quando suona fa una cosa che ama
- Essendo portato per la musica sarà molto bravo o comunque dedicherà molto tempo alle prove per migliorare sempre di più
- Quando si esibisce in un concerto, il pianista fa una cosa utile per il resto del mondo, perché gli spettatori in sala apprezzeranno la sua musica lasciandosi trasportare dall’intensità del momento
- Infine, viene pagato per la sua performance.
Ikigai e Flow
Il concetto di Ikigai è strettamente connesso a quello di Flow.
Trovare il proprio ikigai, cioè trovare il punto di incontro tra ciò che ami, ciò che sai fare bene, ciò che serve al mondo e ciò per cui potresti farti pagare, è la ricetta perfetta per trovare le attività che ci facciano entrare nello stato di Flow. In altre parole il flow è il modo in cui mettiamo in azione il nostro ikigai.
Riprendendo l’esempio del pianista, per lui suonare il pianoforte sarà un’attività piacevole, sfidante e coinvolgente. Suonando si farà trasportare dalla musica, sarà completamente assorbito da quell’attività, sarà così concentrato da non accorgersi delle distrazioni intorno a lui. Il suo ikigai lo porterà a raggiungere lo stato di Flow.
Trovare il nostro ikigai vuol dire passare la maggior parte del nostro tempo nello stato di Flow ottenendo moltissimi benefici:
- La nostra attenzione sarà focalizzata solo sul compito che stiamo svolgendo, raggiungendo alti livelli di concentrazione
- Saremo nel qui ed ora, non proveremo nessuna preoccupazione per il futuro o tristezza per il passato
- Non saremo distratti da ciò che capita attorno a noi (notifiche, social, rumori…)
- Il tempo passerà velocemente perché ci staremo divertendo. Non guarderemo l’orologio ogni due minuti per vedere quanto tempo manca alla fine della giornata perché ci stiamo annoiando
- Avremo il controllo di quello che stiamo facendo, ci sentiremo padroni delle nostre azioni in ogni istante
- Mente e corpo lavoreranno in perfetta armonia, quello che pensiamo di fare riusciremo a farlo. Ogni dubbio, preoccupazione o paura di non essere all’altezza sparirà
- Saremo soddisfatti, motivati e felici durate tutta la giornata
Trovare la propria “ragion d’essere” può dimostrarsi un viaggio lungo e impegnativo, ma ne vale la pena poiché permette di capire come rendere ogni giorno ricco di senso e di felicità.
I percorsi di CapoLeader sono pensati per guidare le persone alla scoperta delle attività che conducano allo stato di Flow e che permettano di innamorarsi dell’attività stessa e non solo del risultato finale.
Sara Cascio
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!