ARTICOLO DEL BLOG:

ANTIFRAGILITA' E FLOW:
IL CORAGGIO DI CRESCERE ATTRAVERSO LE SFIDE

Impara a danzare con le sfide e lascia che ti portino verso il tuo flow.

Si parla spesso di resilienza come della qualità fondamentale per affrontare le difficoltà: la capacità di non spezzarsi, di resistere agli urti della vita e tornare al proprio equilibrio. È una dote preziosa, che ci aiuta a sentirci stabili anche nei momenti complessi.

Eppure, c’è un passo oltre. Un modo di stare nelle sfide che non si limita a resistere, ma che trasforma l’imprevisto in occasione di crescita. Questo livello ha un nome affascinante: antifragilità.

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FRAGILE, RESILIENTE O ANTIFRAGILE?

Facciamo un piccolo gioco mentale: immagina tre oggetti.

  • Fragile: un bicchiere di cristallo. Cade? Si rompe. Fine della storia.

  • Resiliente: una pallina di gomma. Cade? Rimbalza. Resta uguale, non peggiora, ma neanche migliora.

  • Antifragile: i tuoi muscoli. Li metti sotto stress in palestra e non solo resistono, ma crescono.

L’antifragile non si limita a resistere: usa lo stress per migliorare. Non cerca di evitare le scosse, le accoglie. E, in un certo senso, le trasforma in nutrimento.

Essere antifragili non significa diventare supereroi invincibili. Significa scegliere di fare delle difficoltà un terreno fertile, invece che un deserto.

IL COLLEGAMENTO CON IL FLOW

Ora, qui entra in gioco un concetto che conosciamo bene: il flow.
È quello stato magico in cui sei completamente immerso in quello che fai. Le ore passano senza accorgertene, il tempo vola e ogni gesto sembra fluire senza sforzo.

Il flow nasce proprio quando c’è un equilibrio tra sfida e abilità:

  • Se la sfida è troppo facile → subentra la noia.

  • Se è troppo difficile → arriva l’ansia.

  • Se è “giusta” → ecco il flow.

E allora l’antifragilità cosa c’entra? È la mentalità che ti permette di andare oltre.
Ogni volta che esci dal flow perché la sfida diventa troppo grande, hai tre possibilità:

  • -Romperti (fragile).

  • -Resistere a denti stretti (resiliente).

  • -Crescere, adattarti, potenziare le tue abilità (antifragile).

Ed è proprio questa terza strada che allarga la tua “zona di flow”. Significa che diventi sempre più bravo a ritrovare quello stato di equilibrio, anche in contesti che prima ti sembravano impossibili.

COME COLTIVARE ANTIFRAGILITÀ NEL QUOTIDIANO

Non serve stravolgere la vita: l’antifragilità si allena in gesti semplici e quotidiani.

  • Accogliere l’imperfezione: non ogni giornata sarà “da flow”, ma ogni piccola caduta può insegnarci qualcosa.

  • Vivere le emozioni: anche quelle scomode. Non vanno negate, vanno ascoltate. Sono segnali di dove serve crescere.

  • Allenare piccoli passi: esporsi a micro-sfide, qualcosa che ci fa uscire leggermente dalla comfort zone. È come un muscolo che cresce piano piano.

  • Celebrarsi nei progressi invisibili: a volte la vera vittoria non è “fare di più”, ma affrontare con più calma quello che prima ci metteva in crisi.

METTITI ALL’OPERA

Scrivi la tua “lettera dal futuro”.

  1. Pensa a una sfida che stai vivendo adesso o che temi di dover affrontare a breve.

  2. Immagina di incontrare te stesso tra un anno, una versione di te che ha già superato quella sfida ed è diventata più forte grazie ad essa.

  3. Ora scrivi una breve lettera da quella versione futura a te stesso oggi. Nella lettera, il “te del futuro” ti racconta:

    • -cosa ha imparato da quella difficoltà,

    • -come è cresciuto,

    • -quali nuove risorse ha scoperto.

  4. Leggi la lettera ad alta voce: noterai che il tono cambia. Non è più solo la paura del presente a parlare, ma la voce della tua antifragilità in costruzione.

Questo esercizio ti aiuta a guardare oltre la fatica immediata, a immaginare già la crescita possibile, trasformando l’incertezza in fiducia creativa.

Quindi perchè è importante allenare l’antifragilità?

Perché ribalta il copione. Non sei più vittima degli urti della vita, né un eroe che sopporta tutto con pazienza: diventi un collezionista di sfide.

Ogni ostacolo non è più solo un intruso da respingere, ma un’occasione per allargare i confini del tuo flow.
È un invito a vedere il caos come movimento creativo, l’incertezza come possibilità, la difficoltà come un varco verso nuove risorse.

E soprattutto, l’antifragilità dona una sensazione di leggerezza. Perché smetti di vivere con l’ansia di proteggerti a tutti i costi e inizi a vivere con la fiducia che, qualunque cosa accada, potrai crescere da lì.

👉 In fondo, il segreto non è evitare le cadute, ma imparare a rialzarsi ogni volta un po’ più forti, un po’ più consapevoli, un po’ più vicini al nostro flow.

Vuoi continuare ad approfondire questo argomento? Iscriviti alle pillole di Flow del 21 ottobre dalle 18 alle 19 sul Flow antifragile e impara a saltare gli ostacoli, sfruttare le tue risorse e crescere sempre, affrontando il cambiamento con entusiasmo e leggerezza.

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IL FLOW PER LA FELICITA' E IL SUCCESSO

LA LEADERSHIP NELLA VITA E NEL LAVORO.

IL LIBRO DI STEFANO SELVINI

“Si legge in un soffio: è un romanzo, ma è anche una guida assistita al lavoro per arrivare a padroneggiarlo.”

“Questo romanzo unisce la teoria alla pratica, invitandoci a rispondere a una questione di fondo: quando il lavoro vale la pena di essere vissuto?”

“Pagina dopo pagina familiarizzerete – passo al voi, avendole già lette in anteprima – con Marco Riva, il protagonista, rispecchiandovi nella sua costante ricerca di felicità. Perché tutti, nessuno escluso, cerchiamo la piena realizzazione.”

FILIPPO POLETTITop Voice Linkedin e influencer del benessere al lavoro

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ARTICOLI DEL BLOG

IMPARARE GIOCANDO: LA NUOVA FRONTIERA DELLA LEADERSHIP

Nel nostro Trattato semiserio sull’apprendimento, avevamo lasciato un punto fermo: il cervello non ama le lezioni frontali.
Non perché sia pigro (anche se a volte lo sembra), ma perché è programmato per imparare facendo, sperimentando, emozionandosi.

La verità è che la nostra mente si annoia con le slide ma si accende con le sfide.
Non memorizza formule astratte, ma ricorda esperienze vissute.
E qui entra in gioco — letteralmente — la gamification: l’arte di usare meccaniche di gioco per attivare apprendimento, motivazione e coinvolgimento.

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TRATTATO SEMISERIO SULL’APPRENDIMENTO

C’è un momento in cui tutti ci sentiamo dei fuoriclasse del momento.
Succede a metà corso: annuiamo convinti, prendiamo appunti come se stessimo scrivendo il manifesto del nostro futuro da manager stellare e pensiamo:

“Ok, questa la provo SUBITO lunedì in ufficio.”

Poi arriva lunedì.
E… puff. Tutto svanisce.
Ci resta solo un vago ricordo di slide colorate e il dubbio: “Ma cosa avevo detto di così geniale?”

Benvenuti nel magico mondo dell’apprendimento… e della sua misteriosa evaporazione.Perché oggi non basta più resistere: serve saper trasformare l’imprevisto in opportunità.

Abbiamo parlato delle cinque capacità chiave che rendono antifragili: gestione del rischio, sperimentazione, consapevolezza di sé, apprendimento rapido e definizione delle priorità.
Ma la domanda è:
💭 Come si fa a capire quanto queste abilità siano davvero presenti nella nostra quotidianità professionale?

E soprattutto… si può farlo in modo coinvolgente e concreto?
Oggi entriamo nel vivo: perché è così importante allenare l’antifragilità per vivere — e non solo sopravvivere — nel mondo in cui ci troviamo immersi ogni giorno.
Quel mondo che tutti ormai chiamiamo VUCA, e che potremmo tranquillamente definire anche il regno dell’imprevisto:
Volatile, perché tutto cambia in un lampo.
Incerto, perché nessuno ha la sfera di cristallo.
Complesso, perché ogni scelta ne muove dieci altre.
Ambiguo, perché niente è mai solo bianco o nero.

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ANTIFRAGILITÀ IN AZIONE: SCOPRI QUANTO SEI PRONTO PER IL MONDO VUCA

Nel precedente articolo abbiamo visto come il mondo VUCA – volatile, incerto, complesso e ambiguo – sia una vera palestra per l’antifragilità: non un nemico da combattere, ma un allenatore esigente che ci spinge a crescere.
Perché oggi non basta più resistere: serve saper trasformare l’imprevisto in opportunità.

Abbiamo parlato delle cinque capacità chiave che rendono antifragili: gestione del rischio, sperimentazione, consapevolezza di sé, apprendimento rapido e definizione delle priorità.
Ma la domanda è:
💭 Come si fa a capire quanto queste abilità siano davvero presenti nella nostra quotidianità professionale?

E soprattutto… si può farlo in modo coinvolgente e concreto?
Oggi entriamo nel vivo: perché è così importante allenare l’antifragilità per vivere — e non solo sopravvivere — nel mondo in cui ci troviamo immersi ogni giorno.
Quel mondo che tutti ormai chiamiamo VUCA, e che potremmo tranquillamente definire anche il regno dell’imprevisto:
Volatile, perché tutto cambia in un lampo.
Incerto, perché nessuno ha la sfera di cristallo.
Complesso, perché ogni scelta ne muove dieci altre.
Ambiguo, perché niente è mai solo bianco o nero.

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ANTIFRAGILITA’: COME ALLENARLA PER CRESCERE NEL MONDO VUCA

Negli articoli delle scorse settimane abbiamo capito cos’è l’antifragilità, abbiamo visto le differenze con resilienza e fragilità, e disegnato l’identikit della persona antifragile: quella che non si limita a incassare i colpi, ma li usa per diventare più forte.

Oggi entriamo nel vivo: perché è così importante allenare l’antifragilità per vivere — e non solo sopravvivere — nel mondo in cui ci troviamo immersi ogni giorno.
Quel mondo che tutti ormai chiamiamo VUCA, e che potremmo tranquillamente definire anche il regno dell’imprevisto:
Volatile, perché tutto cambia in un lampo.
Incerto, perché nessuno ha la sfera di cristallo.
Complesso, perché ogni scelta ne muove dieci altre.
Ambiguo, perché niente è mai solo bianco o nero.

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L’IDENTIKIT DELLA PERSONA ANTIFRAGILE

Ti è mai capitato di pensare: “Non ce la faccio più”?
E poi, dopo qualche giorno, accorgerti che proprio da quella situazione difficile hai tirato fuori una forza nuova?

Ecco, quella è una piccola forma di antifragilità in azione.
Non è solo resilienza. È qualcosa di più profondo: la capacità non solo di resistere agli urti, ma di crescere grazie a essi.

Nel primo articolo abbiamo visto la differenza tra fragile, resiliente e antifragile.
Oggi andiamo oltre: com’è fatta una persona antifragile?
Come pensa, come reagisce, e cosa fa di diverso dagli altri?
Spoiler: ha molto a che fare con il flow, quello stato di concentrazione fluida e naturale in cui tutto sembra scorrere al ritmo giusto.
Eppure, c’è un passo oltre. Un modo di stare nelle sfide che non si limita a resistere, ma che trasforma l’imprevisto in occasione di crescita. Questo livello ha un nome affascinante: antifragilità.

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ANTIFRAGILITÀ E FLOW: IL CORAGGIO DI CRESCERE ATTRAVERSO LE SFIDE

Si parla spesso di resilienza come della qualità fondamentale per affrontare le difficoltà: la capacità di non spezzarsi, di resistere agli urti della vita e tornare al proprio equilibrio. È una dote preziosa, che ci aiuta a sentirci stabili anche nei momenti complessi.

Eppure, c’è un passo oltre. Un modo di stare nelle sfide che non si limita a resistere, ma che trasforma l’imprevisto in occasione di crescita. Questo livello ha un nome affascinante: antifragilità.

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