LO STATO DI FLOW E IL SENSO DELLA VITA
Mi è capitato recentemente di rivedere un film d’animazione che ha catturato la mia attenzione. Mi ha colpito il fatto che rappresentasse molto approfonditamente lo stato di Flow. Molte persone sono convinte che i film d’animazione siano solo per bambini. Questo non è assolutamente vero. Le riflessioni e gli insegnamenti che vengono proposti al loro interno sono molto profondi e sono adatti anche per gli adulti. In alcuni casi, solo una persona che ha già affrontato sfaccettature diverse della propria esistenza riuscirà a comprendere appieno il significato.
In questo articolo andremo ad analizzare un famoso film d’animazione della Disney Pixar: Soul.
La storia
Joe Gardner insegna musica alle scuole medie, ma il suo sogno è quello di suonare nel jazz club di New York e di diventare un importante pianista jazz. L’occasione sembra arrivare quando viene chiamato per sostituire un musicista nel complesso di una nota sassofonista, Dorothea Williams.
Joe impressiona Dorothea con il suo modo di suonare il pianoforte e gli viene offerto il lavoro. Mentre Joe si avvia felicemente per prepararsi per la sua prima vera esibizione quella notte, cade in un tombino. Joe sotto forma di anima si ritrova nell’Altro Mondo. Non volendo morire prima della sua grande occasione, cerca di scappare, ma finisce nell’Ante Mondo, dove i consulenti delle anime, creano giovani anime per la vita sulla Terra.
Joe si finge uno dei mentori che dovranno aiutare le giovani anime a trovare la propria “scintilla”, che consentirà loro di ottenere il pass per andare sulla Terra ed iniziare la propria vita. A Joe verrà assegnata 22, un’anima non intenzionata a vivere con la quale comincerà un viaggio, tra il mondo reale e Ante Mondo, che permetterà a entrambi di vedere la vita con occhi nuovi apprezzandola in un modo diverso e unico.
Il Flow
Nel film viene rappresentato molto bene cosa capita quando una persona si trova nello stato di Flow, ovvero uno stato mentale di massima concentrazione e consapevolezza ideato dal Prof. Csikszentmihalyi. 22 mostra a Joe un luogo dove le persone si trovano “in bolla”, uno stato intermedio tra ciò che è fisico e ciò che è spirituale. Quando le persone sono pienamente coinvolte nell’attività che stanno svolgendo è come se fossero estraniate dall’ambiente in cui si trovano, sono pienamente concentrate e raggiungono le loro massime performance. 22 mostra a Joe cosa succede quando questo stato viene disturbato. Nel momento in cui questa “bolla” si rompe le persone immediatamente si distraggono e fanno errori, perché perdono quella connessione che univa la loro mente e il loro corpo.
Joe impara che essere in “bolla” crea gioia, ma quando la gioia diventa un’ossessione avviene il distacco dalla vita. Infatti poco dopo incontra delle figure mostruose che vagano nel buio, incuriosito chiede a 22 chi fossero e scopre che quegli esseri sono delle anime di persone vive che “si sono perse”. Sono persone che non sono riuscite a liberarsi dalle proprie ansie e ossessioni e di conseguenza hanno perso il contatto con la vita. Qui conosce Spartivento, un personaggio che aiuta queste anime a riconnettersi con il proprio corpo terreno e con la bellezza della vita.
Lo stato di Flow è un potente strumento che aiuta le persone a raggiungere prestazioni di qualità, ma va usato con consapevolezza, per raggiungere il Flow è importante essere focalizzati sul proprio obiettivo. Infatti, senza avere chiarezza di cosa si sta facendo e della direzione presa, c’è il rischio di perdersi per strada.
Il senso della vita
Gran parte del film è dedicata alla ricerca della scintilla di 22. Inizialmente si pensa che questa possa essere una passione, uno sport, un hobby, una professione. Joe, quindi, fa provare a 22 diverse attività come cucinare, fare il pompiere, disegnare, dipingere e fare l’atleta, senza ottenere risultati. La scintilla di 22 si accenderà solo dopo aver vissuto sulla Terra, nel corpo di Joe per qualche ora.
Quello che Joe scoprirà è che la “scintilla” non rappresenta, come pensava lui, lo scopo di vita, quindi una passione o un’attività in cui siamo bravi. L’espressione del nostro talento non è la nostra missione di vita.
Spesso siamo convinti che solo trovando il nostro scopo di vita riusciremo a raggiungere la felicità. Ma cosa capita quando ci rendiamo conto che ciò che pensavamo fosse il nostro scopo non ci regala la gioia desiderata? È quello che è successo a Joe dopo essere riuscito finalmente ad avere il posto nel quartetto di Dorothea Williams. Era convinto che la musica fosse il suo scopo, ma dopo aver ottenuto quello che desiderava si rende conto di non essere felice e di provare un senso di vuoto. Quando racconta questa sua sensazione a Dorothea, lei gli risponde con un aneddoto che parla di un pesce che va da un pesce più anziano e gli dice: “sto cercando l’oceano”. “L’oceano?” risponde il pesce più vecchio. “È quello in cui nuoti adesso”. “Questo?” dice il giovane pesce. “Questa è acqua. Io, invece, cerco l’oceano.”
Siamo convinti che l’oceano corrisponda a qualcosa di più grande, al nostro scopo, alla nostra missione, senza renderci conto che probabilmente stiamo cercando qualcosa che già abbiamo.
La “scintilla” è il senso della vita, si accende solo quando siamo pronti a vivere, quando superiamo il nostro senso di inadeguatezza che ci porta a pensare di non essere mai abbastanza.
La “scintilla” sta nell’essere capaci di stupirci e nel non dare nulla per scontato. Si accende quando impariamo ad apprezzare la bellezza della vita, le piccole cose, i dettagli e i particolari. Possiamo trovare il senso della vita guardando un tramonto o una foglia che cade, assaporando una fetta di pizza, ridendo con degli amici, abbracciando una persona cara, ascoltando una musica o annusando un fiore profumato. La felicità è da cercare nel qui ed ora, assaporando ogni momento e ogni istante che abbiamo a disposizione.
Conclusioni
Questi due aspetti principali del film, lo stato di Flow e il senso della vita, dovrebbero arricchire gli ambienti lavorativi. Se veramenente vogliamo implementare una cultura aziendale basata sul coinvolgimento e la motivazione, è necessario promuovere lo stato di Flow e di piena soddisfazione dei collaboratori, nonchè mettere in atto tutte le strategie necessarie a fargli percepire il senso di scopo e di significato per l’attività che stanno eseguendo.
Sara Cascio
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