Elementi del Flow: il Feedback
Continuiamo il nostro viaggio (la prima puntata è qui) nell’esplorazione degli elementi caratterizzanti dello stato di Flow, nell’articolo di oggi parliamo del suo principale presupposto: il Feedback immediato.
Per chiunque è difficile rimanere assorbito in qualche attività a meno di venire informato tempestivamente, “in tempo reale”, circa la bontà delle sue prestazioni. Il senso di totale coinvolgimento nell’esperienza di Flow deriva in gran parte dal sapere che ciò che si fa ha importanza, che ha delle conseguenze. Il feedback può provenire da colleghi o da supervisori che commentano la performance, ma è preferibile che queste informazioni provengano automaticamente dalla stessa attività che si sta eseguendo.
Per esempio, uno scalatore non deve temere di muoversi nel modo sbagliato finché è saldamente aggrappato alla roccia. I chirurghi dipendono da segnali più sottili ma per loro altrettanto eloquenti. “si sente quando le cose non vanno bene. Vi sono problemi di reazione dell’organismo, e i tessuti non si riattaccano perfettamente”. Oppure: “Ti affidi completamente al feedback, istante per istante…”, “Io osservo le cose e sento se vanno bene.” Una madre può capire da qualche sfumatura del comportamento che la figlia si sta annoiando o distraendo, e può modificare il suo approccio per coinvolgerla nuovamente.
Alcuni individui si sono creati propri criteri di giudizio, talmente forti da poter fare a meno dell’opinione altrui per giudicare se hanno svolto bene o male un certo compito. La capacità di alimentare un feedback obiettivo con se stessi è il tratto saliente dell’esperto. Fra le attività dalle quali è più difficile trarre una gratificazione vi sono quelle creative, come la pittura o la letteratura, poiché non vi sono criteri convenzionali con i quali valutare la performance. Un poeta può pensare di avere appena scritto qualcosa di grande, ma sarà poi vero? Se non ha imparato a fidarsi dei suoi criteri interiori di valutazione, basati sulla conoscenza e sull’esperienza passata, i suoi sforzi risulteranno frustranti, anziché soddisfacenti. D’altro canto, il sapere con certezza di avere realizzato qualcosa con cui si è “superato se stessi” arreca una gioia ineguagliabile.
In definitiva quindi diventa molto importante, se vogliamo promuovere il Flow nella nostra organizzazione, creare un ambiente ove la cultura del feedback sia molto sviluppata. Un ambiente in cui le persone ricerchino dai colleghi spunti di crescita e siano generosi nel contraccambiarli. Imparare a dare e ricevere il feedback è uno dei requisiti per diventare degl’ottimi leader.
Tu come sei messo in questa abilità? Condividi pure nei commenti spunti ed esperienze interessanti.
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