ARTICOLO DEL BLOG:

L'IDENTIKIT DELLA PERSONA
ANTIFRAGILE

L’arte di imparare dagli errori, abitare l’incertezza e ritrovare il flow ogni volta che vacilla.

Ti è mai capitato di pensare: “Non ce la faccio più”?
E poi, dopo qualche giorno, accorgerti che proprio da quella situazione difficile hai tirato fuori una forza nuova?

Ecco, quella è una piccola forma di antifragilità in azione.
Non è solo resilienza. È qualcosa di più profondo: la capacità non solo di resistere agli urti, ma di crescere grazie a essi.

Nell’ articolo della settimana scorsa abbiamo visto la differenza tra fragile, resiliente e antifragile.
Oggi andiamo oltre: com’è fatta una persona antifragile?
Come pensa, come reagisce, e cosa fa di diverso dagli altri?
Spoiler: ha molto a che fare con il flow, quello stato di concentrazione fluida e naturale in cui tutto sembra scorrere al ritmo giusto.

Ti interessa questo argomento?

1. SA CHE L’ERRORE È UNA PALESTRA

Le persone antifragili non hanno paura di sbagliare.
Non perché amino il fallimento, ma perché hanno capito che ogni errore è un feedback.
Invece di chiedersi “Perché mi è successo?”, si chiedono “Cosa posso imparare da questo?”.

È un cambio di prospettiva potente: l’errore smette di essere una minaccia e diventa uno strumento di crescita.
È la stessa mentalità che ti permette di restare nel flow anche quando qualcosa va storto: invece di bloccare il flusso per la frustrazione, aggiusti il tiro, impari e riparti.

2. ABITA L’INCERTEZZA

Chi è antifragile non cerca di eliminare l’incertezza, ma impara a starci dentro.
Sa che la vita non è una linea retta, ma un percorso pieno di curve, deviazioni e strade secondarie.
Invece di bloccarsi quando le cose non vanno come previsto, osserva, ascolta, adatta.

E qui il collegamento con il flow è diretto: per entrare nel flusso serve accettare di non controllare tutto.
Serve fidarsi del processo, lasciare che la concentrazione guidi l’azione.
L’antifragile non ha bisogno di sapere come andrà: gli basta sapere che qualunque cosa accada, saprà gestirla.

3. TRASFORMA LO STRESS IN ENERGIA

Non tutto lo stress è negativo.
C’è uno stress “buono” — l’eustress — che ci attiva, ci motiva, ci spinge ad agire.
L’antifragile sa riconoscere questa energia e usarla a suo favore.
Invece di evitarla, la incanala nel miglioramento, proprio come un atleta che sente la fatica ma continua a muoversi nel ritmo giusto.

È così che si allena la capacità di entrare più spesso nel flow: mantenendo la sfida al livello giusto, senza cercare il comfort a tutti i costi.

4. CERCA IL FLOW COME BUSSOLA

Le persone antifragili hanno una specie di bussola interna: cercano il flow.
Non quello “perfetto”, da manuale, ma quello realistico — fatto di concentrazione, impegno e piccole soddisfazioni quotidiane.

Sanno che quando sono nel flow stanno imparando, evolvendo, crescendo.
E sanno anche che per arrivarci serve attraversare momenti di fatica, confusione o noia.
Non li evitano: li attraversano, consapevoli che sono il prezzo naturale della crescita.

5. NON SI IDENTIFICANO CON IL RISULTATO

Essere antifragili significa anche questo: non farsi definire da un successo o da un errore.
Il valore non dipende da come vanno le cose, ma da come le affronti.
Quando qualcosa non funziona, l’antifragile non crolla, perché non lega la sua autostima al risultato.
Si rimette in gioco, osserva, sperimenta — e proprio così diventa più forte.

METTITI ALL’OPERA

L’ESERCIZIO DELL’ERRORE UTILE

Allenare l’antifragilità non significa cercare problemi… ma imparare a usarli bene.
Ti propongo un esercizio semplice, ma potentissimo: l’errore utile.

👉 Passaggio 1 — Scegli un piccolo errore recente.
Qualcosa che ti ha infastidito: un ritardo, una dimenticanza, un progetto andato storto, una parola detta male.

👉 Passaggio 2 — Rispondi a tre domande:

  1. Cosa ho imparato da questa situazione?

  2. Cosa posso fare diversamente la prossima volta?

  3. Cosa mi dice questo su di me (sui miei limiti, bisogni, o reazioni)?

👉 Passaggio 3 — Trova il tuo “micro-passaggio antifragile”.
Scegli un’azione piccola — una cosa che puoi cambiare o provare subito per migliorare di un millimetro.

E poi osservala nel tempo: come cambia la tua reazione quando qualcosa non va come previsto?
Se inizi a sentirti meno in balia dell’errore e più capace di imparare da esso, sei già più antifragile di ieri.

Essere antifragili non è un punto d’arrivo, è un allenamento continuo.
Ogni sfida, ogni imprevisto, ogni momento in cui perdi il flow può diventare un’occasione per ampliare la tua capacità di ritrovarlo.
E più alleni questa mentalità, più scopri che non serve evitare gli urti: basta imparare a danzare con loro.

Vuoi continuare ad approfondire questo argomento? Iscriviti alle pillole di Flow del 21 ottobre dalle 18 alle 19 sul Flow antifragile e impara a saltare gli ostacoli, sfruttare le tue risorse e crescere sempre, affrontando il cambiamento con entusiasmo e leggerezza.

Ti sei perso il webinar di presentazione ma vorresti approfondire meglio come funziona la FLE HR Edition? Non preoccuparti puoi guardare il webinar registrato cliccando qui sotto.

Vuoi avere più informazioni? Chatta con Mr. Fligby il nostro Assistente Virtuale

Ti interessa questo argomento?

IL FLOW PER LA FELICITA' E IL SUCCESSO

LA LEADERSHIP NELLA VITA E NEL LAVORO.

IL LIBRO DI STEFANO SELVINI

“Si legge in un soffio: è un romanzo, ma è anche una guida assistita al lavoro per arrivare a padroneggiarlo.”

“Questo romanzo unisce la teoria alla pratica, invitandoci a rispondere a una questione di fondo: quando il lavoro vale la pena di essere vissuto?”

“Pagina dopo pagina familiarizzerete – passo al voi, avendole già lette in anteprima – con Marco Riva, il protagonista, rispecchiandovi nella sua costante ricerca di felicità. Perché tutti, nessuno escluso, cerchiamo la piena realizzazione.”

FILIPPO POLETTITop Voice Linkedin e influencer del benessere al lavoro

leggi gli altri

ARTICOLI DEL BLOG

L’IDENTIKIT DELLA PERSONA ANTIFRAGILE

Ti è mai capitato di pensare: “Non ce la faccio più”?
E poi, dopo qualche giorno, accorgerti che proprio da quella situazione difficile hai tirato fuori una forza nuova?

Ecco, quella è una piccola forma di antifragilità in azione.
Non è solo resilienza. È qualcosa di più profondo: la capacità non solo di resistere agli urti, ma di crescere grazie a essi.

Nel primo articolo abbiamo visto la differenza tra fragile, resiliente e antifragile.
Oggi andiamo oltre: com’è fatta una persona antifragile?
Come pensa, come reagisce, e cosa fa di diverso dagli altri?
Spoiler: ha molto a che fare con il flow, quello stato di concentrazione fluida e naturale in cui tutto sembra scorrere al ritmo giusto.
Eppure, c’è un passo oltre. Un modo di stare nelle sfide che non si limita a resistere, ma che trasforma l’imprevisto in occasione di crescita. Questo livello ha un nome affascinante: antifragilità.

Leggi l'articolo »

ANTIFRAGILITÀ E FLOW: IL CORAGGIO DI CRESCERE ATTRAVERSO LE SFIDE

Si parla spesso di resilienza come della qualità fondamentale per affrontare le difficoltà: la capacità di non spezzarsi, di resistere agli urti della vita e tornare al proprio equilibrio. È una dote preziosa, che ci aiuta a sentirci stabili anche nei momenti complessi.

Eppure, c’è un passo oltre. Un modo di stare nelle sfide che non si limita a resistere, ma che trasforma l’imprevisto in occasione di crescita. Questo livello ha un nome affascinante: antifragilità.

Leggi l'articolo »

METTITI NEI PANNI DI UN DIRETTORE GENERALE: LA SFIDA CHE OGNI HR DOVREBBE PROVARE

Negli ultimi anni il ruolo delle Risorse Umane è stato rivoluzionato.
Non si tratta più soltanto di gestire selezione, contratti o pratiche amministrative: oggi gli HR sono chiamati a essere protagonisti del cambiamento all’interno delle organizzazioni.

Questo significa avere la responsabilità non solo di gestire le persone, ma di guidare processi trasformativi che toccano la cultura aziendale, l’engagement, la leadership e persino il benessere individuale.
Sono difficoltà reali, che un HR conosce bene: incidono sulla motivazione, sulla collaborazione e, alla fine, anche sui risultati.

La domanda è: come si possono affrontare in modo efficace e duraturo?

La nostra risposta è un percorso di change management con realtà virtuale.
Per ciascuna delle 9 sfide abbiamo creato un’esperienza immersiva: metafore potenti che permettono di allenare la competenza necessaria a superare quella specifica difficoltà. Non teoria, non slide: esperienze che rimangono impresse e che portano i partecipanti a riflettere su sé stessi in modo autentico.

E per capire meglio come funziona questo approccio, vogliamo raccontarti un esempio concreto con dei recenti clienti.

Leggi l'articolo »

BUSINESS CASE: LAVORARE SU INADEGUATEZZA E SOLITUDINE CON LA REALTA’ VIRTUALE

Nel nostro ultimo articolo abbiamo parlato delle 9 sfide della leadership: quei momenti che ogni manager si trova ad affrontare e che spesso diventano veri e propri blocchi. Tra queste: il senso di inadeguatezza, la solitudine professionale, raggiungere gli obiettivi, i conflitti gonfiati, il peso sulle spalle, il buco nero del tempo, il cuore congelato, le strade che si dividono, la diversità che arricchisce.

Sono difficoltà reali, che un HR conosce bene: incidono sulla motivazione, sulla collaborazione e, alla fine, anche sui risultati.

La domanda è: come si possono affrontare in modo efficace e duraturo?

La nostra risposta è un percorso di change management con realtà virtuale.
Per ciascuna delle 9 sfide abbiamo creato un’esperienza immersiva: metafore potenti che permettono di allenare la competenza necessaria a superare quella specifica difficoltà. Non teoria, non slide: esperienze che rimangono impresse e che portano i partecipanti a riflettere su sé stessi in modo autentico.

E per capire meglio come funziona questo approccio, vogliamo raccontarti un esempio concreto con dei recenti clienti.

Leggi l'articolo »

SEI LEADER O SEI SOLO CAPO? 9 SFIDE

Il cambiamento non bussa alla porta chiedendo permesso: entra, si siede e spesso ribalta pure qualche sedia. Non lo scegliamo noi, ma lui sceglie noi, mettendoci davanti a prove che sembrano sempre un po’ troppo grandi. In realtà, sono opportunità travestite da sfide

Leggi l'articolo »

IL CAMBIAMENTO È L’ONDA. IL FLOW È LA TAVOLA DA SURF

Il cambiamento: a sentirlo nominare, molti di noi si irrigidiscono.
C’è chi lo vive come una minaccia, chi come un fastidio, chi addirittura come un terremoto che arriva a scompigliare tutte le certezze. È normale: siamo programmati per cercare stabilità, e il nostro cervello ama le abitudini perché le associa a sicurezza.

Il problema è che la vita non chiede mai il permesso. Cambia e basta. Cambia il contesto, cambiano le persone attorno a noi, cambiano i nostri bisogni, cambiamo noi stessi. Possiamo scegliere se restare ancorati alla riva o se provare a cavalcare l’onda.

Leggi l'articolo »

APPROFONDIAMO INSIEME!

Ti interessa a questo argomento?

Parliamone insieme!

Compila il form con i tuoi dati per prenotare una call gratuita di approfondimento.

Verrai contattato al più presto per discutere insieme a noi i  dettagli che ti interessano e ricevere ulteriori informazioni sull’argomento.

Prenota una Call con un consulente

Inserisci i tuoi dati, ti ricontatteremo nel giro di poche ore.