ARTICOLO DEL BLOG:

STRESS:
DA NEMICO AD ALLEATO GRAZIE AL FLOW

Se incanalato nel modo giusto, può diventare una spinta alla crescita e all’innovazione.

Come avevamo anticipato nelle scorse settimane, oggi ci occupiamo del secondo filone dello stress: la prevenzione e la creazione di una cultura aziendale capace di riconoscerlo e trasformarlo in una forza positiva.

Nel nostro precedente articolo abbiamo analizzato i sintomi dello stress lavorativo, imparando a riconoscere quelli fisici, emotivi e comportamentali. Abbiamo visto come lo stress, se non gestito, possa avere un impatto negativo sulla produttività e sul benessere dei dipendenti. Ma lo stress non è sempre un nemico: se incanalato nel modo giusto, può diventare una spinta alla crescita e all’innovazione.

Ti interessa questo argomento?

Pensa all’ultima volta in cui hai affrontato una sfida difficile ma stimolante. Magari un progetto impegnativo, una scadenza serrata, un compito che richiedeva il massimo delle tue capacità. In quei momenti hai percepito la pressione, ma allo stesso tempo eri motivato e concentrato. Questo è l’eustress, lo stress positivo che ci spinge a dare il meglio di noi stessi. La chiave sta nel trovare il giusto equilibrio e trasformare lo stress da fonte di ansia a motore di energia produttiva.

Quando lo stress viene incanalato nel modo giusto, può diventare la porta d’accesso al Flow: uno stato in cui siamo totalmente immersi in ciò che facciamo, con un senso di controllo e soddisfazione. E se riuscissimo a creare un ambiente in cui questo accadesse naturalmente? Dove il distress venisse trasformato in una spinta continua, anziché in un ostacolo? Vediamo insieme come rendere tutto questo possibile.

COME CREARE UNA CULTURA AZIENDALE DEL FLOW

Per trasformare il distress in eustress e creare un ambiente lavorativo sano, è fondamentale intervenire su tre aspetti chiave:

  • -Equilibrio tra sfida e competenze: quando un compito è troppo difficile, genera ansia. Se è troppo semplice, porta alla noia. Trovare il giusto equilibrio tra difficoltà e abilità permette di entrare nel Flow e sperimentare stress positivo.
  • -Autonomia e responsabilità: le persone hanno bisogno di sentirsi artefici del proprio lavoro, con la libertà di prendere decisioni e sperimentare senza paura di sbagliare.
  • -Feedback costante e chiaro: sapere se si sta andando nella giusta direzione riduce l’incertezza e favorisce un impegno più profondo nell’attività.

Creare una cultura del Flow significa ripensare il modo in cui il lavoro è organizzato, trasformandolo da una serie di compiti frammentati e stressanti a un’esperienza coinvolgente e gratificante. Quando le persone percepiscono le proprie attività come sfide stimolanti, invece che come obblighi pesanti, lo stress si trasforma in un’energia positiva che alimenta la motivazione e la produttività.

FLIGBY: SCOPRI COME RAGGIUNGERE IL FLOW GIOCANDO

Se il Flow è la chiave per un ambiente di lavoro più sano e produttivo, come possiamo insegnarlo concretamente ai leader e ai team? Uno strumento innovativo che aiuta proprio in questo è FLIGBY (Flow is Good Business for You), un serious game che allena i manager a riconoscere e favorire il Flow nei propri collaboratori.

FLIGBY non è un semplice corso teorico, ma un’esperienza interattiva che funziona come un videogioco. I partecipanti vestono i panni del direttore della Turul Winery, una prestigiosa cantina vinicola virtuale, e devono gestire un team di sette persone. L’obiettivo? Creare un ambiente lavorativo in cui i membri del team possano raggiungere il Flow, prendendo decisioni strategiche che influenzano la motivazione, il coinvolgimento e le performance dei collaboratori.

Il gioco è strutturato in 23 scene suddivise in 7 episodi, ognuna delle quali presenta situazioni realistiche e complesse che i leader affrontano nel quotidiano. Ogni decisione presa nel corso della simulazione incide sull’equilibrio del team e sulla capacità di ciascun membro di entrare in Flow. Alla fine del percorso, FLIGBY fornisce un report dettagliato sulle capacità di leadership del partecipante, evidenziando punti di forza e aree di miglioramento.

FLIGBY si distingue per il suo approccio pratico: non si limita a spiegare i concetti teorici, ma mette i giocatori di fronte a scelte reali, simulando dinamiche aziendali e reazioni dei collaboratori. Questo permette ai manager di sperimentare in prima persona cosa significhi favorire o ostacolare il Flow, aiutandoli a sviluppare strategie efficaci per migliorare l’ambiente lavorativo.

In definitiva Fligby:

– Mette i giocatori di fronte a situazioni complesse e sfide realistiche, aiutandoli a migliorare la capacità di gestire la pressione in un ambiente sicuro

-Mette il focus sulle emozioni e fa comprendere le variabili che alimentano lo stress e quali strategie posso applicare per gestirlo al meglio

-Aiuta a mettere il focus su ciò che è davvero importante, quindi a sviluppare la capacità di attenzione e ascolto

-Con l’utilizzo della gamification crea una modalità di apprendimento divertente, leggera e coinvolgente

METTITI ALL’OPERA

Ora che hai compreso la differenza tra distress, eustress e Flow, è il momento di metterti alla prova con un semplice esercizio di riconoscimento.

  1. Ripensa alla tua ultima settimana lavorativa: individua almeno tre momenti in cui hai provato stress.
  2. Classifica ogni episodio:
    • -Era un’esperienza di distress (stress negativo, paralizzante, fonte di ansia)?
    • -Oppure di eustress (stress positivo, motivante, che ti ha aiutato a dare il massimo)?
    • -Sei riuscito a entrare in Flow (totalmente immerso nell’attività, con il massimo della concentrazione e del controllo)?
  3. Analizza le differenze: cosa ha reso un’esperienza positiva e un’altra negativa? Quali fattori hanno contribuito al Flow o, al contrario, hanno generato distress?
  4. Fai un piano d’azione: pensa a cosa puoi cambiare nel tuo approccio lavorativo per favorire più momenti di eustress e Flow, riducendo le situazioni di distress.

Annota i tuoi pensieri e condividili con il tuo team: il primo passo per trasformare la cultura aziendale in una cultura del Flow è la consapevolezza individuale.

In conclusione, lo stress non deve essere visto come un nemico da evitare, ma come una risorsa che, se incanalata nel modo giusto, può diventare una potente forza motivante. Creare un ambiente lavorativo che favorisca il Flow è la chiave per trasformare lo stress in energia positiva, migliorando la produttività e il benessere di tutti. Inizia a riconoscere le tue esperienze di stress, impara a gestirle e crea una cultura aziendale che promuova il benessere attraverso il Flow.

Se sei curioso di scoprire come FLIGBY possa essere applicato o vuoi saperne di più sui suoi contenuti, ti invitiamo a partecipare il 2 aprile, dalle 12:00 alle 13:15, all’evento Pillole di Gamification, dove approfondiremo il tema e, soprattutto, ti daremo l’opportunità di giocare direttamente con FLIGBY! 🚀

Sei interessato a partecipare alle Pillole di Flow. Il prossimo evento sarà giovedì 10 Aprile ore 18-19.

L’argomento è Stress off – riprendere il controllo

Vuoi avere più informazioni? Chatta con Mr. Fligby il nostro Assistente Virtuale

Ti interessa questo argomento?

IL FLOW PER LA FELICITA' E IL SUCCESSO

LA LEADERSHIP NELLA VITA E NEL LAVORO.

IL LIBRO DI STEFANO SELVINI

“Si legge in un soffio: è un romanzo, ma è anche una guida assistita al lavoro per arrivare a padroneggiarlo.”

“Questo romanzo unisce la teoria alla pratica, invitandoci a rispondere a una questione di fondo: quando il lavoro vale la pena di essere vissuto?”

“Pagina dopo pagina familiarizzerete – passo al voi, avendole già lette in anteprima – con Marco Riva, il protagonista, rispecchiandovi nella sua costante ricerca di felicità. Perché tutti, nessuno escluso, cerchiamo la piena realizzazione.”

FILIPPO POLETTITop Voice Linkedin e influencer del benessere al lavoro

leggi gli altri

ARTICOLI DEL BLOG

ANTIFRAGILITÀ IN AZIONE: SCOPRI QUANTO SEI PRONTO PER IL MONDO VUCA

Nel precedente articolo abbiamo visto come il mondo VUCA – volatile, incerto, complesso e ambiguo – sia una vera palestra per l’antifragilità: non un nemico da combattere, ma un allenatore esigente che ci spinge a crescere.
Perché oggi non basta più resistere: serve saper trasformare l’imprevisto in opportunità.

Abbiamo parlato delle cinque capacità chiave che rendono antifragili: gestione del rischio, sperimentazione, consapevolezza di sé, apprendimento rapido e definizione delle priorità.
Ma la domanda è:
💭 Come si fa a capire quanto queste abilità siano davvero presenti nella nostra quotidianità professionale?

E soprattutto… si può farlo in modo coinvolgente e concreto?
Oggi entriamo nel vivo: perché è così importante allenare l’antifragilità per vivere — e non solo sopravvivere — nel mondo in cui ci troviamo immersi ogni giorno.
Quel mondo che tutti ormai chiamiamo VUCA, e che potremmo tranquillamente definire anche il regno dell’imprevisto:
Volatile, perché tutto cambia in un lampo.
Incerto, perché nessuno ha la sfera di cristallo.
Complesso, perché ogni scelta ne muove dieci altre.
Ambiguo, perché niente è mai solo bianco o nero.

Leggi l'articolo »

ANTIFRAGILITA’: COME ALLENARLA PER CRESCERE NEL MONDO VUCA

Negli articoli delle scorse settimane abbiamo capito cos’è l’antifragilità, abbiamo visto le differenze con resilienza e fragilità, e disegnato l’identikit della persona antifragile: quella che non si limita a incassare i colpi, ma li usa per diventare più forte.

Oggi entriamo nel vivo: perché è così importante allenare l’antifragilità per vivere — e non solo sopravvivere — nel mondo in cui ci troviamo immersi ogni giorno.
Quel mondo che tutti ormai chiamiamo VUCA, e che potremmo tranquillamente definire anche il regno dell’imprevisto:
Volatile, perché tutto cambia in un lampo.
Incerto, perché nessuno ha la sfera di cristallo.
Complesso, perché ogni scelta ne muove dieci altre.
Ambiguo, perché niente è mai solo bianco o nero.

Leggi l'articolo »

L’IDENTIKIT DELLA PERSONA ANTIFRAGILE

Ti è mai capitato di pensare: “Non ce la faccio più”?
E poi, dopo qualche giorno, accorgerti che proprio da quella situazione difficile hai tirato fuori una forza nuova?

Ecco, quella è una piccola forma di antifragilità in azione.
Non è solo resilienza. È qualcosa di più profondo: la capacità non solo di resistere agli urti, ma di crescere grazie a essi.

Nel primo articolo abbiamo visto la differenza tra fragile, resiliente e antifragile.
Oggi andiamo oltre: com’è fatta una persona antifragile?
Come pensa, come reagisce, e cosa fa di diverso dagli altri?
Spoiler: ha molto a che fare con il flow, quello stato di concentrazione fluida e naturale in cui tutto sembra scorrere al ritmo giusto.
Eppure, c’è un passo oltre. Un modo di stare nelle sfide che non si limita a resistere, ma che trasforma l’imprevisto in occasione di crescita. Questo livello ha un nome affascinante: antifragilità.

Leggi l'articolo »

ANTIFRAGILITÀ E FLOW: IL CORAGGIO DI CRESCERE ATTRAVERSO LE SFIDE

Si parla spesso di resilienza come della qualità fondamentale per affrontare le difficoltà: la capacità di non spezzarsi, di resistere agli urti della vita e tornare al proprio equilibrio. È una dote preziosa, che ci aiuta a sentirci stabili anche nei momenti complessi.

Eppure, c’è un passo oltre. Un modo di stare nelle sfide che non si limita a resistere, ma che trasforma l’imprevisto in occasione di crescita. Questo livello ha un nome affascinante: antifragilità.

Leggi l'articolo »

METTITI NEI PANNI DI UN DIRETTORE GENERALE: LA SFIDA CHE OGNI HR DOVREBBE PROVARE

Negli ultimi anni il ruolo delle Risorse Umane è stato rivoluzionato.
Non si tratta più soltanto di gestire selezione, contratti o pratiche amministrative: oggi gli HR sono chiamati a essere protagonisti del cambiamento all’interno delle organizzazioni.

Questo significa avere la responsabilità non solo di gestire le persone, ma di guidare processi trasformativi che toccano la cultura aziendale, l’engagement, la leadership e persino il benessere individuale.
Sono difficoltà reali, che un HR conosce bene: incidono sulla motivazione, sulla collaborazione e, alla fine, anche sui risultati.

La domanda è: come si possono affrontare in modo efficace e duraturo?

La nostra risposta è un percorso di change management con realtà virtuale.
Per ciascuna delle 9 sfide abbiamo creato un’esperienza immersiva: metafore potenti che permettono di allenare la competenza necessaria a superare quella specifica difficoltà. Non teoria, non slide: esperienze che rimangono impresse e che portano i partecipanti a riflettere su sé stessi in modo autentico.

E per capire meglio come funziona questo approccio, vogliamo raccontarti un esempio concreto con dei recenti clienti.

Leggi l'articolo »

BUSINESS CASE: LAVORARE SU INADEGUATEZZA E SOLITUDINE CON LA REALTA’ VIRTUALE

Nel nostro ultimo articolo abbiamo parlato delle 9 sfide della leadership: quei momenti che ogni manager si trova ad affrontare e che spesso diventano veri e propri blocchi. Tra queste: il senso di inadeguatezza, la solitudine professionale, raggiungere gli obiettivi, i conflitti gonfiati, il peso sulle spalle, il buco nero del tempo, il cuore congelato, le strade che si dividono, la diversità che arricchisce.

Sono difficoltà reali, che un HR conosce bene: incidono sulla motivazione, sulla collaborazione e, alla fine, anche sui risultati.

La domanda è: come si possono affrontare in modo efficace e duraturo?

La nostra risposta è un percorso di change management con realtà virtuale.
Per ciascuna delle 9 sfide abbiamo creato un’esperienza immersiva: metafore potenti che permettono di allenare la competenza necessaria a superare quella specifica difficoltà. Non teoria, non slide: esperienze che rimangono impresse e che portano i partecipanti a riflettere su sé stessi in modo autentico.

E per capire meglio come funziona questo approccio, vogliamo raccontarti un esempio concreto con dei recenti clienti.

Leggi l'articolo »

APPROFONDIAMO INSIEME!

Ti interessa a questo argomento?

Parliamone insieme!

Compila il form con i tuoi dati per prenotare una call gratuita di approfondimento.

Verrai contattato al più presto per discutere insieme a noi i  dettagli che ti interessano e ricevere ulteriori informazioni sull’argomento.

Prenota una Call con un consulente

Inserisci i tuoi dati, ti ricontatteremo nel giro di poche ore.