ARTICOLO DEL BLOG:

SEI LEADER O SOLO CAPO?
9 SFIDE

Scopri le sfide che trasformano un leader e il cambiamento in un’occasione di crescita

Il cambiamento non bussa alla porta chiedendo permesso: entra, si siede e spesso ribalta pure qualche sedia. Non lo scegliamo noi, ma lui sceglie noi, mettendoci davanti a prove che sembrano sempre un po’ troppo grandi. In realtà, sono opportunità travestite da sfide.Il cambiamento è l’allenatore silenzioso della nostra crescita: non fa sconti, ma ci rende più forti. Lo incontriamo nelle aziende che si riorganizzano, nei mercati che cambiano ritmo, nei progetti che prendono direzioni inaspettate. Non è un imprevisto da gestire, è la regola del gioco.

Un buon leader non è colui che lo evita, ma chi riesce a trasformarlo in un’occasione di crescita.È lì che ci avviciniamo al flow: quello stato speciale in cui le difficoltà non bloccano, ma stimolano, e l’energia scorre al servizio dei nostri obiettivi.

Vediamo allora quali sono le 9 sfide più comuni che un leader affronta.

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1. IL SENSO DI INADEGUATEZZA

Capita di guardarsi attorno e pensare di non essere all’altezza: colleghi più preparati, manager più esperti, professionisti che sembrano avere sempre la risposta giusta. In quei momenti ci sentiamo “più piccoli”, come se mancasse qualcosa per stare al passo.
La realtà è che ognuno ha i suoi tempi e le sue fasi di crescita. Spesso non ci rendiamo conto delle competenze che abbiamo già maturato, perché siamo troppo concentrati a misurarci con chi è in un momento diverso del percorso.

2. LA SOLITUDINE PROFESSIONALE

A volte la leadership dà la sensazione di camminare in un deserto: tanto spazio, ma nessuno accanto. Quando devi prendere decisioni difficili o affrontare un problema complesso, ti sembra che non ci sia nessuno su cui contare davvero.
Eppure, raramente è così. Le persone ci sono, anche se non sempre parlano subito o non sempre vedono ciò che vedi tu. La vera sfida è imparare a chiedere supporto, coinvolgere, condividere il peso invece di pensare di doverlo portare sempre da soli.

3. RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI

Gli obiettivi possono spaventare: sembrano troppo lontani, troppo grandi, troppo impegnativi. Ti chiedi se hai le risorse per arrivarci, se non stai sopravvalutando le tue forze.
La verità è che, passo dopo passo, si scopre di avere molte più risorse di quanto si pensava. E spesso i rischi che immaginiamo all’inizio non si rivelano così pericolosi. La vera competenza è non farsi bloccare dalle paure iniziali, ma continuare a procedere.

4. I CONFLITTI GONFIATI

Un piccolo disaccordo con un collega, se non gestito, può diventare una montagna. Bastano incomprensioni, parole dette male o tempi sbagliati per trasformare una banalità in un ostacolo enorme.
Il conflitto non è mai davvero il problema: il vero nodo è come ci relazioniamo. Se ci fermiamo a chiarire subito, molto spesso si ridimensiona e si risolve prima di diventare ingestibile.

5. IL PESO SULLE SPALLE

Molti leader si caricano di responsabilità come se tutto dipendesse solo da loro: problemi del team, errori, imprevisti, perfino ansie che non gli appartengono. È come camminare con uno zaino sempre più pesante.
Ma non tutto ciò che portiamo è necessario. Alcuni carichi possiamo condividerli, altri possiamo lasciarli andare. Alleggerirsi non significa abbandonare i propri doveri, significa distinguere tra ciò che davvero ci compete e ciò che stiamo trattenendo inutilmente.

6. IL BUCO NERO DEL TEMPO

Le giornate di un leader sono piene di riunioni, mail, urgenze. La sensazione è che il tempo non basti mai e che la lista delle cose da fare non finisca mai.
In questa frenesia si rischia di confondere ciò che è importante con ciò che è semplicemente urgente. La vera sfida è saper gestire le priorità, ritagliando spazio per ciò che conta davvero, senza farsi trascinare in un vortice che consuma energie senza dare risultati..

7. IL CUORE CONGELATO

Per difendersi dalla paura di sbagliare o di soffrire, molti leader si chiudono: diventano efficienti, controllati, ma anche distanti. Si limitano a gestire processi e attività, senza esporsi troppo dal punto di vista umano.
All’inizio sembra una protezione utile, ma alla lunga allontana le persone. Perché ciò che tiene unito un team non sono solo i progetti o i KPI, ma la fiducia reciproca.
Un leader che sa aprirsi, che mostra disponibilità e autenticità, non perde autorevolezza: al contrario, diventa un punto di riferimento più solido, perché riesce a ispirare e a creare legami veri.

8. LE STRADE CHE SI DIVIDONO

Nel percorso professionale ci sono momenti in cui bisogna salutare: colleghi che cambiano azienda, progetti che finiscono, strade che si separano. All’inizio fa male, sembra una perdita.
Ma è parte del percorso: non tutti condividono lo stesso viaggio dall’inizio alla fine. Imparare a lasciar andare senza rimpianti, facendo tesoro dell’esperienza, è ciò che permette di continuare a crescere e a trovare nuove strade.

9. LA DIVERSITÀ CHE ARRICCHISCE

Lavorare con persone diverse per background, esperienza, stile o cultura può sembrare complicato. Ci si scontra con punti di vista differenti, modi di fare che non sempre combaciano.
Eppure, è proprio da lì che nasce la ricchezza. Se ognuno resta isolato, si genera solo confusione. Ma quando un leader riesce a valorizzare i contributi unici di ciascuno, la squadra diventa più creativa, più solida e più capace di affrontare le sfide.

METTITI ALL’OPERA

Obiettivo: capire quali delle 9 sfide ti mettono più alla prova e quali gestisci con più sicurezza.

Passo 1 – Rivedi le 9 sfide

  1. Senso di inadeguatezza

  2. Solitudine professionale

  3. Raggiungere obiettivi

  4. Conflitti gonfiati

  5. Peso sulle spalle

  6. Gestione del tempo

  7. Cuore congelato

  8. Strade che si dividono

  9. Diversità e inclusione

Passo 2 – Valuta l’intensità di ciascuna sfida

Per ogni sfida, rispondi con una breve nota:

  • “Alta” → sento che questa sfida mi pesa molto o mi mette in difficoltà

  • “Media” → a volte la sento, a volte riesco a gestirla

  • “Bassa” → la gestisco con sicurezza e facilità

Scrivi la tua valutazione accanto a ciascuna sfida.

Passo 3 – Riflessione

  1. Quali sfide hai segnato come alte? Sono quelle su cui potresti concentrarti subito.

  2. Quali sfide hai segnato come basse? Queste sono i tuoi punti di forza: puoi usarle come risorsa per affrontare le altre.

  3. Ci sono pattern ricorrenti? Ad esempio, le sfide più alte riguardano più spesso relazioni, gestione del tempo o equilibrio emotivo?

💡 Consiglio pratico:
Puoi ripetere questo mini-esercizio ogni mese. Ti aiuta a monitorare i progressi, capire dove sei cresciuto e dove serve più attenzione, senza appesantirti con numeri o punteggi complessi.

Queste 9 sfide non sono ostacoli da temere, ma occasioni per crescere e portare il cambiamento in flow, trasformando ciò che sembra un peso in una spinta.

E la parte interessante è che oggi esiste un modo innovativo per allenarsi su ciascuna di queste sfide.

👉 Spoiler: c’entra la realtà virtuale.

Se vuoi scoprire come funziona, ti aspetto al webinar di mercoledì 24, dalle 12.30 alle 13.00.
Un incontro breve, pratico e sorprendente, per vedere come affrontare il cambiamento da una prospettiva del tutto nuova.

Se vuoi capire come allenare concretamente il cambiamento attraverso esperienze immersive non perderti il prossimo appuntamento con le pillole di gamification, mercoledì  24 settembre dalle 12.30 alle 13.15.
Ti racconteremo come funziona un percorso collettivo di Change Management attraverso la realtà virtuale.

Vuoi trasformare ogni sfida in energia positiva? Iscriviti alle pillole di Flow del 21 ottobre dalle 18 alle 19 sul Flow antifragile e impara a saltare gli ostacoli, sfruttare le tue risorse e crescere sempre, affrontando il cambiamento con entusiasmo e leggerezza.

Vuoi avere più informazioni? Chatta con Mr. Fligby il nostro Assistente Virtuale

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IL FLOW PER LA FELICITA' E IL SUCCESSO

LA LEADERSHIP NELLA VITA E NEL LAVORO.

IL LIBRO DI STEFANO SELVINI

“Si legge in un soffio: è un romanzo, ma è anche una guida assistita al lavoro per arrivare a padroneggiarlo.”

“Questo romanzo unisce la teoria alla pratica, invitandoci a rispondere a una questione di fondo: quando il lavoro vale la pena di essere vissuto?”

“Pagina dopo pagina familiarizzerete – passo al voi, avendole già lette in anteprima – con Marco Riva, il protagonista, rispecchiandovi nella sua costante ricerca di felicità. Perché tutti, nessuno escluso, cerchiamo la piena realizzazione.”

FILIPPO POLETTITop Voice Linkedin e influencer del benessere al lavoro

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